foto da Quotidiani locali
CODROIPO. Sono arrivati da ogni parte d’Italia per godersi lo spettacolo dei 60 anni delle Frecce tricolori. Si sono svegliati all’alba, hanno macinato chilometri, hanno sopportato le code agli ingressi, sono rimasti per ore seduti sotto il sole sul prato della base di Rivolto. Tutto questo in nome di una passione comune, quella per la Pattuglia acrobatica nazionale.
Quando sui cieli sopra Rivolto comincia lo spettacolo, attorno alle 13 di sabato 18 settembre, con un grande Tricolore portato in volo da un elicottero dell’Aeronautica militare, ormai quasi tutte le sedie a disposizione sono piene. Tante le famiglie arrivate sul prato della base per godersi lo spettacolo delle pattuglie acrobatiche nazionali estere, anche se l’attesa più grande è quella per le Frecce tricolori.
Una giornata iniziata attorno alle 9 con il conferimento da parte del Comune di Codroipo della cittadinanza onoraria al 2° Stormo e al 313° Gruppo addestramento acrobatico (noto come Frecce tricolori). Un orgoglio per il sindaco Fabio Marchetti e un onore per i comandanti del 2° Stormo Marco Bertoli e della Pan Gaetano Farina.
Capillari i controlli da parte delle forze dell’ordine, che oltre a verificare con il metal detector gli spettatori, hanno chiesto a ognuno di esibire la prenotazione effettuata online e il Green pass. Per questo si sono create lunghe file davanti ai varchi di ingresso. Ma l’atmosfera è stata comunque di festa. Tutti hanno atteso con pazienza il proprio turno prima di entrare in base, lasciandosi poi avvolgere dall’entusiasmo di chi ha deciso di arrivare in Friuli per godersi lo spettacolo delle Frecce tricolori.
«Arriviamo da Trieste – racconta Alessandro Mariola –. Abbiamo visto altre esibizioni delle Frecce, ma è la prima volta che veniamo a un air show. Devo dire che l’organizzazione è davvero perfetta, nonostante tutte le difficoltà legate alla pandemia. Mai visto nulla del genere». Una giornata da trascorrere insieme alla moglie e ai due figli: «Abbiamo un appassionato in casa, di sette anni, patito di Frecce tricolori, che vuole fare il pilota», confessa.
Dietro a una manifestazione di questo tipo la macchina organizzativa è complessa. Il cuore di tutto è il Centro comando e controllo interagenzia diretto dal colonnello Alan Martinis dell’Aeronautica militare, che coordina le attività di forze dell’ordine, 118 e sistema di volontariato dall’interno della base. In tutto un migliaio di persone distribuite sul territorio friulano, che per tutta la giornata si sono occupati dei controlli, della sicurezza, delle verifiche sanitarie, della viabilità, della gestione di persone e mezzi.
«All’interno del Centro – racconta Martinis – si trovano i rappresentanti della questura, della Sores, della polizia locale, del 118 oltre a quelli di Croce rossa e Protezione civile. In tempo reale teniamo sotto controllo le possibili aree di crisi, grazie a una serie di telecamere e alle immagini che ci arrivano dal drone Predator in volo. Durante la giornata abbiamo tenuto monitorati gli ingressi, le aree con il pubblico e la pista, controllando che rifiuti o oggetti di vario tipo non invadessero lo spazio aereo».
Dal Centro istituito nell’area di Rivolto il collegamento con le stazioni mobili sul territorio è costante, con le eventuali criticità che vengono comunicate in tempo reale. «Non abbiamo registrato criticità – assicura Martinis –. Tutto ha funzionato, anche se l’obbligo di mostrare il Qr con la prenotazione e il Green pass ha creato qualche rallentamento ai varchi».
Tutte le 8.500 persone previste sono entrate alla base per godersi lo spettacolo delle Frecce tricolori, e come sempre, hanno dimostrato di essere “tifosi” corretti, ordinati e rispettosi delle regole. —
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