L’Asfo ha inviato ad alcuni il sollecito a immunizzarsi. I sindacati hanno chiesto chiarimenti al ministero
AVIANO. Sono vaccinati, ma non hanno il Green Pass e qualcuno è stato anche sollecitato a immunizzarsi. Sono i lavoratori italiani della base di Aviano che hanno ricevuto le dosi nella struttura militare statunitense, ma che ancora non hanno il certificato “verde”, necessario dal 6 agosto per una serie di servizi.
A inizio anno erano partite anche al 31º Fighter Wing di Aviano le vaccinazioni prima per il personale militare e poi, dopo il via libera del commissario straordinario Figliuolo, anche a quello civile italiano che presta servizio in base. Sono stati rispettati tutti gli scaglioni di età come in Italia, e così il personale italiano ha potuto scegliere se vaccinarsi attraverso il sistema sanitario regionale e l’Asfo (Azienda sanitaria Friuli Occidentale) oppure direttamente in base.
Per questa seconda strada sarebbe stato somministrato il Moderna, con due dosi a distanza di qualche settimana come da protocolli. Così hanno fatto in molti anche perché questo avrebbe accelerato i tempi.
Vaccinazioni per chi ha deciso di sottoporsi alla somministrazione a stelle e strisce effettuate dal personale medico italiano e dell’Asfo all’hangar 1 dell’aeroporto Pagliaro e Gori, trasformato in un hub vaccinale.
La sorpresa però è di questi giorni. Già perché le indicazioni governative sulla necessità del Green Pass dal 6 agosto hanno spinto questi lavoratori a cercare di scaricarlo, attraverso le modalità indicate. C’è anche chi si è rivolto in farmacia, ma tutti hanno avuto risposta negativa: per loro il Green Pass non c’è.
Anche una ricerca su Sesamo, dove si trova il fascicolo sanitario, ha evidenziato qualche discrepanza con lavoratori che, almeno secondo il sistema, risultavano non vaccinati anche se lo erano. Con la seconda dose gli è stato consegnato il certificato vaccinale, che indica la somministrazione delle due dosi e il lotto, ma non hanno altro. E la preoccupazione cresce per tutti dal momento che dal 6 agosto sarà necessario.
Ma non è solo questo: ci sono lavoratori che hanno anche ricevuto una lettera dall’Asfo con il sollecito a vaccinarsi, cosa che loro hanno già fatto in base.
I lavoratori hanno chiesto chiarimenti, ma nessuno finora glieli ha dati. Un problema che non riguarderebbe solo Aviano, ma tutte le basi in cui sono state somministrate dosi Usa al personale italiano. Questione probabilmente di trasmissione di dati e a quanto pare anche legato al fatto che il lotto di Moderna non era stato registrato in Italia.
«Abbiamo sollecitato una soluzione a questo problema – afferma Angelo Zaccaria, sindacalista della UilTucs – e abbiamo chiesto chiarimenti anche al ministero». Ma finora non c’è stata risposta e i lavoratori sperano che qualcuno intervenga, sbloccando la situazione in tempi brevi.
Intanto sul fronte contagi in provincia si registrano focolai familiari. Ieri sono stati rilevati altri 28 positivi.