Tante proposte in maggioranza su come usare i 9 milioni. L’opposizione: «Noi ignorati come sempre»
TRIESTE Come usare il tesoretto da 9 milioni e 682 mila euro avanzati nelle casse del Comune dall’ultimo bilancio? Il centrodestra continua a dibattere sul tema, tanto più che la somma dei desiderata dei consiglieri di maggioranza ammonta a circa il doppio dei soldi disponibili. L’arrivo di nuove urgenze, come il rifacimento del tetto del PalaChiarbola, ha portato la giunta a tirare una linea e ripensare le voci di spesa: l’obiettivo, spiega il vicesindaco Paolo Polidori, è chiudere la quadra entro una settimana. Dai ranghi dell’opposizione, Pd e M5s lamentano la mancata condivisione delle scelte, «tratto continuo di questi cinque anni». Partiamo dal dibattito nel centrodestra. «Gavemo sforado el sforabile», è la sintesi con cui un esponente della maggioranza riassume l’esito del confronto interno. Tante necessità, tante proposte (soprattutto in tempi di campagna elettorale) e non abbastanza soldi, a dispetto del congruo tesoretto. Spiega il titolare al Bilancio Polidori: «Dopo aver raccolto le idee abbiamo deciso di dare spazio alle priorità, alle urgenze indifferibili, alcune delle quali giunte nel frattempo. Entro una settimana dovremmo far quadrare i conti. Lo faremo in maniera oculata, mettendo soldi non solo per ristrutturazioni e manutenzioni, ci saranno delle belle novità». Tra le urgenze sopraggiunte il politico leghista cita il tetto del PalaChiarbola, malconcio e afflitto dalle infiltrazioni, che ha bisogno di almeno 500 mila euro. Polidori conferma di star pensando anche al Mercato coperto: «Ho richiesto una posta significativa, perché il Comune è parte attiva in quella struttura». Tra le ipotesi al vaglio della maggioranza c’è un altro milione per la riqualificazione della piscina Acquamarina in Sacchetta, gli interventi sulle scuole bisognose di recupero, il sostegno ai centri estivi. Un altro tema, aggiunge il capogruppo di Forza Italia Alberto Polacco, è quello di piazza Sant’Antonio: «Una voce, che spero non verrà smentita, riguarda l’intervento di recupero, che sarà conservativo. Vorremmo aumentare la posta prevista riqualificando i cosiddetti “baffi” della piazza dalla chiesa di Sant’Antonio a quella di San Spiridione». Nel complesso, assicura il forzista, il centrodestra è concorde: «Sulle macrovoci concordiamo. Ora ci sono delle urgenze che ci impongono un ulteriore ragionamento». Il capogruppo della Lista Dipiazza Vincenzo Rescigno commenta: «I consiglieri sono tanti e tante le proposte, è inevitabile un po’ di confusione. Alla fine spetta alla giunta la scelta di come impiegare questo tesoretto nel migliore dei modi». Per la capogruppo del Movimento 5 Stelle Elena Danielis ci sono diverse considerazioni da fare: «Innanzi tutto ricordiamo che il Comune non è un’azienda. Un avanzo così consistente, virtuoso nel privato, nel pubblico denota incapacità di spesa, e non che manchino le necessità». Aggiunge Danielis: «La maggioranza promette condivisione e poi, come sempre, ci mette davanti al fatto compiuto. Ma perché non impieghiamo quei fondi per far conoscere servizi che già ci sono, come Televita per gli anziani soli, oppure per aumentare quelli che sono necessari, come gli autobus? Oppure per fare uno studio serio di cosa sarà il turismo post pandemia?». La capogruppo del Partito democratico Fabiana Martini afferma: «Noi abbiamo presentato un ordine del giorno per chiedere una condivisione, anche solo a titolo informativo. Ancora una volta caduto nel vuoto». Aggiunge Martini: «La responsabilità è della maggioranza ed è giusto che sia così, ma potevamo almeno condividere il contenuto delle scelte, temi come il progetto di riqualificazione di via San Michele, o il tema della ciclabilità sostenibile. Ci sono interventi che avremmo potuto proporre che non richiedono miliardi, né tempi biblici».