UDINE. Il solito copione: De Paul fa spellare le mani, l’Udinese fa saltare i nervi. la nona magia stagionale del diez non basta a piegare il Bologna, rimesso in partita, manco a dirlo, dall’ennesimo rigore regalato dalla banda di Gotti: stavolta c’è la firma di Molina (retropassaggio da censura) sulla frittata del giorno che ha permesso a Orsolini di fissare il definitivo 1-1.
Un peccato, perchè per i soliti 82’ minuti (era successo anche contro la Juventus nel turno precedente) i bianconeri aveva dato l’impressione di avere in mano quella vittoria che, stavolta, avrebbe obbligato anche la matematica a certificare la salvezza dell’Udinese.
Gotti ritrova Musso tra i pali, dopo la squalifica che aveva costretto l’estremo difensore argentino ad assistere dalla tribuna alla sconfitta all’ultimo respiro contro la Juventus. È l’unica novità visto che nel solito 3-5-1-1, cmplice la cronica emergenza in attacco e con Llorente ancora a mezzo servizio, c’è ancora Pereyra incaricato di supportare l’unica punta Okaka. Walace (centrale) e Arslan completano centralmente una mediana che ha in De Paul la mezzala destra mentre in difesa c’è il solito trio: Bonifazi centrale con Becao e Nuytinck ai fianchi.
Tre, invece, le novità per Mihajlovic rispetto all’undici schierato contro la Fiorentina: al posto di De Silvestri c’è Dijks come terzino (sinistro) mentre Orsolini e Svanberg vengono sostituiti da Schouten (nel cuore della mediana del 4-2-3-1) e Skov Olsen, che parte a destra nel tridente a supporto dell’unica punta Palacio.
Dopo i primi tradizionali minuti di studio, il primo squillo è del Bologna che al 7’ si accende con Barrow: l’attaccante gambiano riceve palla in area, la difende in qualche modo prima di appoggiare al limite per Vignato, che spara il destro, deviato sul fondo da Bacao.
La risposta dell’Udinese arriva al 10’, con Arslan che le marcature a centrocampo, parte in serpentina centrale e spara dal limite, ma il destro non è di quelli da ricordare.
Ben più pericolosa la costruzione offensiva felsinea al 12’: Skov Olsen a destra pesca sul dischetto Barrow che spara a colpo sicuro, Becao si inventa una parata di piede con Vignato che poi non riesce a coordinarsi sulla ribattuta.
Il Bologna resta sempre molto corto in fase di non possesso: un atteggiamento che toglie spazi e linee di poassaggio a De Paul, costretto ad arretrare per trovare palloni giocabili e quando li gioca c’è sempre Schouten a mntargli la guardia. Al 18’ ci prova Nuytinck a dare una mano ai suoi e, ricevuta palla sulla trequarti, spara il sinistro dalla distanza, con Skorupski che blocca senza troppi problemi.
Una partita normale, fin quando non decide di entrare in scena chi, in questa stagione, di normale ha avuto ben poco: De Paul. Al 23’ Il diez ruba palla al suo guardiano Schouten sulla trequarti, accelera subito, si insinua in un pertugio che sembra non esistere tra Tomiyasu e Danilo e con un colpo da biliardo di esterno destro prende in controtempo Skorupski: un capolavoro (applaude anche Mihajlovic) che, se il Covid non avesse svuotato gli stadi, sarebbe valso da solo il prezzo del biglietto. Per il “diez” sono 9 i centri in campionato, che sommati agli 8 assist spiegano come ci sia la firma dell’argentino su ben 17 dei 40 gol segnati dai bianconeri in serie A.
Il Bologna accusa il colpo e Schouten la personalità di De Paul, che lo costringe al giallo per fermarlo prima di risalire in cattedra al 29’, quando ricevuta palla al limite si gira e libera il destro sul quale è però attento Skorupski.
L’Udinese può giocare sui suoi ritmi, ma Pereyra e, per osmosi (tattica) Okaka non riescono a entrare in partita con il Bologna che riprende fiducia e al 38’ torna a farsi vedere con Barrow, che però dal limite spara in curva.
Al 41’ Becao alza bandiera bianca per un guaio muscolare: al suo posto entra De Maio, ex di turno, che ritrova il campo dopo quasi due mesi (l’ultima apparizione risaliva al 13 marzo scorso).
In pieno recupero sussulto del Bologna: Soriano ruba palla a De Paul sulla trequarti, avanza e dal limite impegna con un destro velenoso Musso, che però si supera respingendo di piede la ribattuta di Palacio.
La ripresa si apre senza novità nei due schieramenti, ma con Tomiyasu che impiega appena 35 secondi per spaventare Musso con un destro dai 20 metri che fa la barba al palo. È un avvertimento quello del Bologna, che comincia a guadagnare metri e fiducia e al 9’ è ancora pericoloso sugli sviluppi di una punizione dalla destra: Palacio prolunga di testa, ma sul secondo palo va troppo timido di testa Soumaro, che incorna sul fondo.
Al 16’ triplo cambio per il Bologna: fuori Skov Olsen, Schouten e Barrow, dentro Orsolini, Sansone e Svanberg. E un chiaro tentativo di aumentare la trazione anteriore da parte di Mijalovic e al 18’ Orsolini lo conferma con un sinistro dal limite che non trova fortuna.
Soccer: Serie A; Udinese vs Bologna
L’Udinese ritrova pian piano equilibrio e al 28’ torna ad affacciarsi nell’area avversaria: De Paul innesca Arslan che entra in area e da destra crossa per Okaka, che in spaccata non ci arriva per un niente, Skorupski devia come può ma è provvidenziale Tomiyasu che toglie dai piedi di Stryger Larsen una comoda battuta a rete.
UDINESE 1
BOLOGNA 1
UDINESE (3-5-1-1): Musso; Becao (42’ pt De Maio), Bonifazi, Nuytinck; Molina, De Paul, Walace, Arslan (39’ st Forestieri), Stryger Larsen; Pereyra; Okaka. Allenatore: Gotti.
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu, Danilo, Soumaoro (34’ st De Silvestri), Dijks (34’ st Juwara); Soriano, Schouten (16’ st Svangerg); Skov Olsen (16’ st Orsolini), Vignato, Barrow (16’ st Sansone); Palacio. Allenatore: Mihajlovic.
ARBITRO: Santoro di Messina.
MARCATORI: Al 23’ De Paul; nella ripresa al 36’ st Orsolini (rig).
NOTE: Ammoniti: Schouten, Walace. Angoli: 5-10. Recupero: 1’ e 3’.
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