Una conversazione che diventa noiosa: quante volte ti sarà capitato di volerla chiudere, ma di non farlo perché non sai come e perché temi che la persona con cui stai parlando possa rimanerci male. La buona notizia è che, in realtà, spesso entrambi gli interlocutori vorrebbero terminare la chiacchierata prima di quando avviene. Lo suggeriscono due esperimenti condotti da Adam Mastroianni, che studia per il dottorato in Psicologia all'Università di Harvard, e dalla sua équipe. In uno, 252 estranei sono stati accoppiati per tenere una conversazione che poteva essere breve o lunga, a loro piacimento, fino a 45 minuti. Nell'altro, a 806 volontari è stato chiesto, online, di pensare a una recente conversazione. In entrambi i casi, più di due terzi dei partecipanti hanno riferito che la conversazione era durata più a lungo di quanto volessero davvero. Solo alcuni hanno dichiarato che la conversazione fosse stata troppo breve e che avrebbero voluto continuare a parlare. Entrambi gli interlocutori erano soddisfatti della durata della loro conversazione solo nel 2% dei casi. La maggior parte delle persone continua a dialogare più a lungo di quanto vorrebbe per paura di ferire i sentimenti dell'interlocutore, come suggerisce un’altra ricerca. A volte addirittura entrambi vorrebbero chiudere la conversazione, ma non lo fanno per non risultare offensivi. Quindi, se anche la persona con cui stai parlando vuole terminare la conversazione, probabilmente non te lo farà sapere. E allora non ti resta che rilassarti e goderti la conversazione, se la trovi piacevole. Ma se non ti diverti, non sentirti obbligato a continuare: dal momento che probabilmente non hai modo di sapere se l’altra persona preferisca continuare a parlare oppure no, meglio chiudere la conversazione la prima volta che ti sembra opportuno farlo, come ha suggerito lo stesso Mastroianni. Quando ti succede di voler terminare una chiacchierata, sentiti autorizzato a farlo. Anche perché chi vorrebbe mai bloccare in una conversazione l’interlocutore segretamente desideroso di fuggire? Ecco qualche suggerimento per chiudere educatamente il discorso. 

Sfrutta i «limiti di tempo» 

Se stai chiacchierando mentre ti alleni oppure mentre fai una camminata, quando finisce l’esercizio o quando si conclude il tragitto, la conversazione si può chiudere automaticamente. Non c'è motivo per cui qualcuno debba sentirsi offeso. Lo stesso accade se stai dialogando davanti a un drink o a una tazza di tè: quando si finisce di bere, si è pronti per andarsene.

La telefonata a casa

La necessità di chiamare casa è sempre un modo affidabile per terminare una conversazione. L’importante è che, quando ti allontani, ti assicuri di telefonare davvero, o almeno di fare finta.

Chiedi dov’è il bagno

Se sei «intrappolato» in un evento, chiedere indicazioni per il bagno è una scusa semplice ed efficace e un segnale che la conversazione è giunta al termine. Ovviamente, poi vacci davvero e non svoltare al bar, per evitare malintesi e offese.

Chiedi se vi rincontrerete

«Mi è piaciuto molto parlare con te. Ci sarai alla prossima riunione?».  Questa frase è gentile e lascia aperta la porta a incontri futuri, ma segnala anche che la conversazione è finita. 

Chiedi il contatto sui social

Quando senti che è arrivata l’ora di andare, puoi chiedere di connetterti su Facebook o su qualche altro social. È un po’ come chiedere il biglietto: è un buon modo per segnalare che la conversazione è terminata, ma che si vorrebbe rimanere in contatto.

Avvisa che hai poco tempo a disposizione

Se avverti subito che hai poco tempo e devi andartene presto, anche se è una scusa, quando vuoi puoi salutare l’interlocutore senza sembrare scortese.  

Comunque tu scelga di farlo, il consiglio è quello di terminare le conversazioni un po’ prima di quanto fai abitualmente. All'altra persona, probabilmente, non dispiacerà. E, se pianificherai un'altra conversazione in futuro, è probabile che l’interlocutore non veda l'ora.

Leggi anche:

Pausa pranzo, perché non dovremmo mai mangiare alla scrivania (nemmeno a casa)

10 errori da non fare nel nuovo posto di lavoro

Decisioni, il segreto per scegliere meglio è ridurre a due le opzioni