Due mezzi rubati venerdì pomeriggio, in piazza Castello e in via Vicenza.Stefania Scarafia: «Ce l’avevo da un mese, era perfetta per le mie bambine»
PADOVA, Anche nell’era green, Padova non è una città per bici. Non per la mancanza di piste ciclabili, ci mancherebbe. Piuttosto per il fenomeno dei furti che continua a galoppare a ritmo costante. Il problema è che i nuovi mezzi in commercio, incentivati con i bonus comunali e governativi, hanno costi ben diversi rispetto alle biciclette tradizionali. Quella di Stefania Scarafia è la testimonianza più fresca in ordine di tempo, ma non l’unica purtroppo. Sempre venerdì ne hanno rubata un’altra in via Vicenza. «La mia adorata bici, ero così orgogliosa, ce l’avevo da un mese soltanto. Costava 5 mila euro», dice con la speranza di ritrovarla.
È successo venerdì pomeriggio intorno alle 17, in piazza Castello, dove Stefania abita con il compagno e le due figlie di 6 e 8 anni. La cargo bike Tern è il mezzo che aveva scelto per muoversi in modo veloce, pratico ed ecologico. «Le mie bambine vanno a scuola al Portello, con questo mezzo riuscivo a fare tutti i mie spostamenti senza inquinare, senza fare code. Ahimè è durato tutto troppo poco». La cargo bike Term (ma anche tante altre prodotte da altri marchi) mescola il motore elettrico alla pedalata assistita. Questo consente a chi la compra di caricare due figli e, contemporaneamente, anche le borse della spesa. «Sono arrivata davanti a casa con le mie bambine poco prima delle 17, ho lasciato la bici fuori assicurandola con il blocco della ruota anteriore» racconta Stefania. «Dopo un’ora sono scesa ed era sparita. Davvero una vergogna».
Stefania Scarafia ha denunciato il fatto ai carabinieri. Grazie alle telecamere si è potuto constatare che il ladro era da solo e che ha trascinato la bicicletta portandola verso via Andreini. «Ma l’avrà sicuramente caricata in qualche furgone perché quella bici pesa, non si può spostare a braccia tanto a lungo con la ruota bloccata». Un altro furto molto simile è stato consumato sempre venerdì intorno alle 18, davanti alla tabaccheria Perdon di via Vicenza.
Giusto per dare un’idea della diffusione di questi mezzi, il Comune di Padova lo scorso anno ha erogato il bonus per 450 cittadini che ne hanno fatto richiesta. A questi si aggiungono quelli che, invece, hanno fatto richiesta del bonus del Governo. E sono migliaia. Tutto questo per dare la misura di quanti mezzi sono in circolazione in città.
«Dispiace constatare che questa città non è fatta per i mezzi che dovrebbero guidare la svolta green di cui tanto si parla», chiude amareggiata Stefania. —