La pandemia non frena l’attività del centro condotto dal dottor Giannarini che ha sede all’interno dell’ospedale
Lucca. La pandemia non ferma l’attività del Centro Conservazione Cornee di Lucca, unica banca di questo tipo della Regione Toscana. Nonostante le criticità derivate dalla pandemia, infatti, il centro ha chiuso anche il 2020 con i grande soddisfazione, sia per il numero delle donazioni ricevute che per il numero di tessuti trapiantati. E i primi mesi del 2021 confermano la tendenza.
«Nel 2020 – spiega il direttore del centro Claudio Giannarini – a fronte di una riduzione dei tessuti donati di circa il 20 per cento siamo riusciti ad attestarci su un calo del 15 per cento per quelli messi a disposizione delle strutture toscane e delle altre regioni italiane, recuperando quindi un importante 5 per cento. Nel 2020 i tessuti donati sono stati 1.104 a seguito di 555 donazioni; i trapianti effettuati sono stati 577. La maggior parte delle cornee e degli altri tessuti è stata trapiantata entro i confini della Toscana ma, in caso di tessuti eccedenti, la banca è riuscita a soddisfare anche le richieste da fuori regione».
Si tratta ancora una volta, di numeri importanti che confermano la rilevanza di questa struttura, collocata nell’ospedale San Luca e rappresenta da anni un'eccellenza della sanità toscana.
Il dottor Giannarini è supportato da una squadra che, negli anni, ha aggiornato le procedure di preparazione dei tessuti da trapiantare in base alle innovazioni tecnologiche e chirurgiche in ambito oftalmologico, in modo da renderli adatti ad ogni tipologia di trapianto. Il personale è composto dai biologi Lorella Cruschelli e Marco Luporini, dal medico Caterina Coco, dai tecnici di laboratorio Monica Lubrano e Elena Benedetti e dall’amministrativo Adelaide Romei. Per quest’ultima, il 5 marzo è stata l’ultima giornata di lavoro prima della pensione: è stata salutata con grande affetto dai colleghi, con cui ha formato per anni un team unito e affiatato.
La struttura si avvale di moderne clean rooms che rispondono alle norme Gmp (good manufacturing practice ), nel pieno rispetto delle linee guida elaborate dal Centro Nazionale Trapianti. Si tratta di ambienti a temperatura, pressione e umidità controllata dotati di cappe a flusso laminare verticale e orizzontale, che assicurano la preparazione ottimale dei tessuti.
La tecnologia all'avanguardia di supporto consente alla struttura di essere tra le poche banche degli occhi in Italia a poter offrire una completa risposta ai chirurghi nella preparazione preliminare dei lenticoli corneali da trapiantare, affiancata da un miglioramento nella conservazione in organocoltura dei tessuti donati grazie alla preparazione “in casa” dei terreni. Oltre ai tessuti corneali e sclerali vengono distribuiti frammenti di membrana amniotica a scopo oftalmologico ottenuti da donazioni di placenta da cesarei programmati. La gestione delle richieste che arrivano dai vari centri trapianto è completamente informatizzata.
Questa organizzazione non potrebbe esistere senza i coordinamenti locali per la donazione ma, soprattutto, senza la sensibilità dei familiari che, in un momento di grande difficoltà emotiva e con un lutto da elaborare, danno il loro consenso al prelievo dei tessuti.
Il Centro Conservazione Cornee di Lucca ha iniziato la sua attività nel 1997 con un servizio di valutazione a freddo del tessuto corneale effettuato nel centro trasfusionale dell'allora ospedale "Campo di Marte" di Lucca. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA