Doppietta del fantasista, prima su rigore e poi con un tocco da opportunista: 2-1. Ora la squadra di Zanetti sogna la Serie A
VENEZIA. Aramu accende il Penzo con una doppietta, e il Venezia compie un'altra rimonta per battere 2-1 la Reggiana. Tre punti meritatissimi, nell'anticipo della 26esima giornata, che valgono il secondo posto momentaneo in classifica a ridosso dell'Empoli.
C'era da vendicare la sconfitta dell'andata, e arancioneroverdi non hanno tradito le attese. Zanetti deve fare a meno di Taugordeau in regia, poiché venuto a contatto nelle ultime ore con una persona positiva al Covid. Pur risultando negativo al tampone, lo staff tecnico ha preferito tenerlo fuori per precauzione. Dietro Zanetti opta per il turnover, quindi dentro Ricci e Svoboda per Felicioli e Modolo. In mezzo rientra Maleh, e si rivede il 4-2-3-1. La Reggiana cambia da par suo la difesa, e Alvini punta su Lunetta e Pezzella davanti, a dar man forte a Laribi e Mazzocchi.
I moduli sono gli stessi, ma gli emiliani hanno una marcia in più all'inizio, riuscendo a sorprendere il Venezia con rapidi ed efficaci contropiede. Fortuna dei lagunari che Ceccaroni è insuperabile e che Svoboda prende subito le misure al gioco avversario, altrimenti sarebbero dolori. Ma non manca molto, perché Lunetta al 12' impegna già Pomini in diagonale. Passano 8' e arriva il gol. Libutti raccoglie in area un suggerimento di Pezzella e, di esterno destro, non dà scampo al portiere. Per l'ennesima volta in stagione in Venezia va sotto.
Il Venezia riordina le idee e riparte. Prima sfonda sulle fasce, specie sulla destra, dove Mazzocchi è uno stantuffo. Alvini lo capisce e gli piazza addosso Lunetta, ma con scarsi esiti. Per le teste degli attaccanti arrivano cross in continuazione, ma mancano i tempi giusti. Maleh è imbavagliato da Varone e non trova spazi in mezzo, così come Costa bracca sistematicamente Forte. La Reggiana fa ostruzionismo su ogni pallone, l'arbitro lascia correre e sale il nervosismo in campo. Il Venezia attacca ma con poca lucidità, perde palloni facili, però dietro accetta l'uno contro uno e gli va sempre bene. Ceccaroni è infallibile. Nel finale arriva il pareggio, giusto in questa fase. Camplone richiama Costa che continua ad abbracciare in area Forte, e da corner ecco il giusto rigore. Ma non il primo commesso sul bomber, bensì quello causato da Lunetta che stende Esposito. Dal dischetto Aramu spiazza Venturi, e al 46' è 1-1.
La squadra di Zanetti rientra dagli spogliatoi con una carica eccezionale. Inizia a schiacciare la Reggiana che, con il passare dei minuti, si sfilaccia. Ma la fortuna non vede l'arancioneroverde. Al 9' Aramu centra la traversa su punizione, poi Esposito manca di un soffio la deviazione a porta vuota su assist di Ricci. Il Venezia è arrembante, ma pure Forte colpisce la traversa con una deviazione di testa, e poco dopo ancora Aramu ed Esposito sfiorano il vantaggio. In 25' gli ospiti non ci capiscono nulla, e Alvini fa tre cambi per risollevare i suoi. Ma il Venezia affonda, ancora una volta con Aramu (29') finalizzando una splendida azione che coinvolge anche Johnsen, entrato da poco, e Forte.
Gli ultimi minuti sono intensissimi, Pomini al 50' salva sulla linea e il Venezia grazie a lui può ancora esultare.