Don Dudine a casa con sintomi mentre don Cidin è stato ricoverato in ospedale. Messe sospese: chiuse le chiese e gli uffici
GRADISCA Il Covid-19 irrompe all’Unità Pastorale di Gradisca d’Isonzo e Farra e mette in ginocchio la comunità sacerdotale: il parroco, don Gilberto Dudine, e il suo vicario don Valentino Claudio Cidin sono infatti risultati positivi al coronavirus. Chiudono le chiese: su decisione della Curia di Gorizia, almeno per questa domenica tutte le messe saranno sospese e gli ambienti sanificati.
A destare particolare preoccupazione sono le condizioni di salute di don Cidin che, nella notte fra mercoledì e giovedì, è stato ricoverato d’urgenza al reparto Covid-19 del nosocomio di Gorizia per sopraggiunte complicazioni respiratorie. Ma è sintomatico anche il parroco, don Dudine, il quale – raggiunto brevemente al telefono nella giornata di ieri – ha trovato la forza per testimoniare quanto sta vivendo in queste ore: «È un’esperienza terribile».
Quella del doppio contagio dei sacerdoti è notizia che stava iniziando a serpeggiare negli ambienti ecclesiali, ma che prima di diventare pubblica doveva necessariamente attendere la conferma ufficiale del test a cui sono stati sottoposti i due religiosi. Pur vivendo in due località diverse, i sacerdoti sono spesso necessariamente a stretto contatto. Anche nei giorni precedenti, ad esempio, avevano partecipato assieme a un rito. Don Dudine, 48 anni, risiede nella casa canonica di via Bergamas, dove sta vivendo il necessario isolamento. Don Cidin, 67 anni, vive invece nella canonica di Farra. Domenica scorsa, durante la celebrazione delle 8.30 nella chiesa gradiscana di Santo Spirito, sentitosi poco bene ha evitato la distribuzione della Comunione per non entrare in contatto con i fedeli, affidandola a un ministro dell’Eucarestia. E due ore più tardi non ha presieduto la messa domenicale di Farra ove era designato. Qualche ora prima anche don Dudine aveva iniziato a stare poco bene, tanto che il diacono permanente Giorgio Piccagli, durante la liturgia della Parola delle 11.15 in Duomo, ha comunicato ai presenti lo stato febbrile dei due sacerdoti.
Qualche giorno dopo, infine, l’esito infausto dei tamponi: positivi al SarsCov-2. Un campanello d’allarme nella parrocchia di Gradisca vi era stato anche nei giorni precedenti, con l’avvenuto contagio di un’addetta al decoro delle chiese, che risale ormai a oltre una decina di giorni fa. Impossibile stabilire un’eventuale correlazione. Quel caso – comunque – aveva indotto a sospendere gran parte delle attività parrocchiali. Anche gli uffici di Gradisca sono rimasti precauzionalmente chiusi da allora, prima dell’accertata positività dei due sacerdoti. I contatti con collaboratori e parrocchiani, dunque, sono stati ridotti al minimo. Ma certo non possono essere esclusi altri contagi legati al “ceppo” parrocchiale. La Curia, intanto, ha disposto a titolo precauzionale la sospensione di tutte le celebrazioni a Gradisca e Farra per almeno una domenica, affidandosi al contempo a una ditta specializzata di Monfalcone per le sanificazioni degli ambienti parrocchiali che inizieranno già questo pomeriggio.
Il sindaco della Fortezza, Linda Tomasinsig, commenta con dispiacere la notizia: «Siamo vicini ai sacerdoti e a tutta la comunità parrocchiale di Gradisca e Farra. Auguriamo a tutti di poter uscire presto da questa particolare difficoltà e siamo a disposizione». All’ombra del leone di San Marco i casi attivi di positività attivi erano parsi in lieve calo... —