Raffica di infortuni nel fine settimana sulle Dolomiti bellunesi. Nessuno è rimasto ferito gravamente
BELLUNO
Vola in parete, si fa male alla schiena e a una caviglia: è uno dei tanti incidenti di un domenica di super lavoro per gli uomini del 118 e del Soccorso alpino
Alle 15.30, l’eliambulanza è stata inviata sul Terzo Spigolo della Tofana di Rozes, per un alpinista volato, secondo di cordata, in parete all’altezza della grotta. Il rocciatore, R.M. di 56 anni di Tarcento, che aveva riportato un possibile trauma alla caviglia e alla schiena è stato recuperato dal tecnico di elisoccorso sbarcato in parete con un verricello di 70 metri. L’infortunato è stato poi trasportato all’ospedale di Belluno. Ieri sera si trovava ancora in osservazione al Pronto soccorso. I due compagni hanno invece completato la via.
In mattinata, invece, personale della centrale di Belluno dei vigili del fuoco con due mezzi e cinque persone è intervenuto, in collaborazione con il personale medico, per soccorrere una persona ch si era fatta male a una caviglia a Nogarè. L’intervento (in foto) si è svolto dalle 11 alle 12.
Numerosi, infine, gli interventi del Soccorso alpino portati a termine sabato sera e nella notte fra sabato e ieri.
Sabato sera attorno alle 20 la Centrale di soccorso è stata allertata per quattro escursionisti piemontesi, due uomini e due donne, che, completata la Ferrata Dibona, avevano preso per il rientro un canale non corretto e si erano trovati in difficoltà. Seguendo le indicazioni telefoniche, i quattro sono poi riusciti a scendere autonomamente.
Contemporaneamente, l’elicottero è stato inviato a Forcella Casale. Salendo dalla Val Travenanzes lungo il sentiero numero 17 in direzione del Bivacco della Pace per pernottarvi, una coppia era uscita dal sentiero quando era quasi arrivata ed era rimasta bloccata a 2. 800 metri di quota. Individuati dell’equipaggio, i due sono stati recuperati con un verricello e trasportati al Passo Falzarego.
Verso le 22.30, infine, il Soccorso alpino di Cortina assieme al Sagf si è mobilitato per cercare di risalire alla posizione di due escursionisti polacchi, che erano riusciti a contattare la Centrale operativa sia di Pieve di Cadore che di Bolzano, dicendo che non sapevano dove si trovavano dopo essere partiti da Rio Gere, dove dovevano tornare. Grazie ai doppi riferimenti ricevuti, i soccorritori hanno confrontato le coordinate e hanno appurato che la coppia si trovava in realtà a Pra del Vecia, verso Cima Banche. Una squadra è quindi partita, li ha raggiunti sul greto di un torrente e riaccompagnati alla macchina. L’intervento si è concluso verso l’una della notte fra sabato e ieri. —