«Mai più tornerò sui miei passi. Oh compatriota, io non sono ciò che ero. Sono una donna che si è destata. La mia via ho trovato e più non tornerò indietro». Meena Keshwar Kamal è stata un’attivista afghana impegnata nella difesa dei diritti delle donne. È stata assassinata da sicari nel 1987, ma la sua voce è ancora forte, tanto che una sua frase accompagna un progetto a favore delle donne dell’Afghanistan.
Le donne per le donne è una rete solidale tutta al femminile che ha deciso di attivarsi con un progetto sociale di supporto al piano di accoglienza dei rifugiati provenienti dall’Afghanistan, messo in atto dal Governo italiano e dal terzo settore. Si tratta di un gruppo di persone che vuole mettere a disposizione competenze diverse per collaborare in modo attivo con istituzioni, associazioni e organizzazioni che si stanno già occupando dell’emergenza in Afghanistan e con i rifugiati in Italia.
L’associazione raccoglie offerte di aiuto dalla società civile per accogliere donne e famiglie, attraverso un sostegno economico e morale, e un supporto concreto nell’affrontare tutte quelle necessità quotidiane. Si va dalla scuola all’università passando per visite mediche, assistenza legale e inserimento nel mondo del lavoro. L’aiuto è anche una mediazione linguistica e culturale, una via per entrare nel mondo italiano per chi ha tradizioni e abitudini molto diverse.
Dal 15 agosto sono arrivate più di 800 offerte di aiuto. Le donne per le donne si impegna inoltre a sostenere campagne di fundraising e sensibilizzazione sulla situazione di emergenza in Afghanistan, sulla condizione dei rifugiati. Vengono organizzati eventi i cui proventi vengono devoluti a enti e associazioni che si occupano di accoglienza dei profughi e di sostegno a chi ancora si trova in Afghanistan.
Nella rete di professioniste di Le donne per le donne ci sono già imprenditrici, giornaliste, avvocati, medici, esperte in comunicazione, architetti e designer, professioniste attive nel mondo dell’associazionismo, artiste e fotografe ma anche donne che rappresentano, a vario titolo, le istituzioni.
Per aderire alla rete bisogna scrivere a info@ledonnexledonne.org indicando oltre al proprio nome e cognome, il Comune di residenza, l’indirizzo email e il numero di telefono, e il tipo di supporto che si è in grado di offrire.