Più di Lady Diana, più di Sarah Ferguson, più di Camilla. Persino, c’è chi sostiene, più di Wallis Simpson. Meghan Markle, 40 anni il 4 agosto 2021, ha creato scompiglio a corte più di qualsiasi altra prima. Ex attrice, americana, già divorziata, ha sposato il principe Harry il 19 maggio 2018 per poi firmare la Megxit un anno e mezzo dopo. Oggi il suo indirizzo è una villa da 14 milioni di dollari a Montecito, Santa Barbara, che divide col marito, i due figli (Archie, 2 anni, e Lilibet Diana, 2 mesi) e i loro tre cani. Ha in lavorazione una serie animata per Netflix, Pearl, ha pubblicato un libro di favole, The Bench, e ha raccontato la sua versione dell’addio alla royal family in un’intervista a Oprah Winfrey, ora candidata ai prossimi Emmy. Non torna a Londra dal marzo 2020. Nel 2014, quando ancora aveva un blog (e non aveva ancora incontrato Harry), scriveva: «Le bambine, di solito, sognano di diventare principesse. La mia passione da piccola, invece, era She-Ra, la principessa del potere. Una ribelle, conosciuta per la sua forza, che brandisce la spada. Non stiamo certamente parlando di una sorta di Cenerentola».
Ma chi è davvero Meghan? Nel giorno dei suoi 40 – festeggiati, si dice, non con un grande party californiamo, ma con una festa intima – lo chiediamo ad Antonio Caprarica, per moltissimi anni corrispondente della Rai da Londra, massimo esperto italiano delle vicende dei Windsor. «Si potrebbe definire un’astuta e abile calcolatrice», spiega il giornalista e scrittore, «ma se volessimo assumere un atteggiamento più cauto potremmo dire, intanto, che è una donna molto intelligente. E, senza dubbio, con idee apprezzabili, che ruotano intorno ai diritti, alla libertà, e alla determinazione. Infine, è una che sa calcolare bene le sue mosse».
La Megxit, si dice a Londra (e non solo), sia stata la sua migliore. Finora. «Meglio prima in Gallia che seconda a Roma», continua Caprarica, ora in libreria con il suo ultimo libro reale, Elisabetta. Per sempre regina. La vita, il regno, i segreti (Sperling & Kupfer), «Sapeva bene che sarebbe stata la donna numero due a Kensington Palace, mentre ora a Hollywood è la più ricercata. Ha denaro e potere. Ha vinto».
Al momento, in Gran Bretagna il suo indice di gradimento è il più basso di sempre. In America, invece, è considerata un’eroina, paladina della libertà contro una royal family ancora chiusa e in balia di stereotipi e pregiudizi. O la si ama, o la si odia, insomma. «Non è il mio caso», fa sapere ancora Caprarica, «Non la giudico. Dico solo che ha seguito sì una strategia, ma che è basata su un dettaglio: l’incoerenza. Una che dice “io con quei fetenti dei Windsor non voglio più avere niente a che fare, per me quelli sono infrequentabili, sono razzisti” poi non può continuare a basare tutto sull’attacco contro la royal family». È stata, infatti, l’intervista a Oprah Winfrey a trasformare lei e il marito Harry nella coppia meglio pagata d’America e non solo: «Harry ha già ricevuto da una casa editrice un anticipo di 17 milioni di dollari per il suo libro di memorie. E questo accade solo perché è il nipote della regina Elisabetta. Stanno sfruttando quello che si chiama conflitto di interessi. Chi sostiene di voler uscire dalla gabbia dorata, e può avere anche le sue giuste ragioni, poi non dovrebbe continuare a vivere di quella gabbia».
E se Meghan questi 40 anni li avesse compiuti a Londra? «Sarebbe stata tutt’altra storia», racconta lo scrittore, «Per i Windsor, i Sussex facevano parte di un progetto reale per rendere la monarchia più trasparente, più moderna. La famiglia reale tutto sommato, Meghan, l’ha accolta bene. Il principe Carlo, ricordiamo, l’ha accompagnata all’altare. Per loro, quindi, c’era un progetto che non poteva essere quello del primo attore, per una ragione ovvia: l’erede è William. Ma potevano suonare il secondo violino. Harry ha ereditato dalla madre Diana la capacità di entrare in contatto con la gente, possiede il suo carisma, sa essere alla mano, e al suo fianco avrebbe avuto una donna pienamente appartenente all’età contemporanea, avrebbero svolto un ruolo importante nello sbarco dei Windsor nel 21esimo secolo». Invece, «hanno sfoderato i cannoni e sono fuggiti». Non una mossa d’impeto, sostiene Caprarica. «Era tutto calcolato, anche l’intervista a Oprah era in cottura, secondo me, da un anno. Da quando Meghan le aveva detto che era circondata da cortigiani, a Londra, e non poteva ancora parlare».
Il matrimonio con Harry, oggi, sembra più solido che mai: «Sì, è appena arrivata la loro seconda figlia, sono in sintonia. Devo dire che entrambi i fratelli hanno scelto donne più forti di loro e hanno finalmente ottenuto quello che sognavano, ossia una famiglia felice. Loro che sono cresciuti tra nanny, tra genitori che non si vedevano mai e quando questo accadeva era un vero disastro. Ma, vale per tutti, una famiglia funziona quando i suoi componenti sono soddisfatti di quello che stanno facendo. Se Meghan lo è al 100 per cento, questo vale anche per Harry? «Lui è davvero innamorato, in stato di grazia. Spero che un giorno non si svegli e dica “chi sono?”, “qual è il mio posto nel mondo?”. A Londra avrebbe sempre goduto di grande rispetto, sarebbe stato un principe della casa regnante con un’importante funzione sociale. E a Hollywood? Lascio che a rispondere a questo sarà il futuro».
Resta l’augurio per i primi 40 anni di Meghan: «Che non si penta mai della scelta che ha fatto, che non abbia rimorsi, e che tenga conto sempre della felicità del marito. Harry ha perso i suoi titoli militari, a cui teneva moltissimo, ha perso le sue organizzazione benefiche. Inoltre, nell’ultimo anno è passato da essere il principe più amato dei britannici a essere il più odiato. Che non lo dimentichi, Meghan».