O arriva una maggiorazione sullo stipendio, o non si torna in ufficio. Secondo un sondaggio, gli impiegati di Londra, per rinunciare allo smart working e tornare a tempo pieno alla scrivania, vogliono un aumento salariale medio che copra il costo dell’abbonamento del treno per arrivare in azienda.
Per via della pandemia, gli impiegati hanno trascorso in media 16 mesi lavorando principalmente da casa. Solo il 17%, adesso, vorrebbe davvero tornare full time in ufficio: lo dimostra una ricerca riportata da Bloomberg e svolta da YouGov Plc per Locatee, una società per l’analisi dei posti di lavoro. Tuttavia, il 43% sarebbe disposto a fare comunque ritorno alla scrivania, a fronte di compensi più alti. In media i lavoratori chiederebbero 5100 sterline (quasi 6 mila euro), che corrispondono alla spesa annuale per l’abbonamento del treno tra Londra e Tunbridge Wells, una città pendolare del Kent.
La ricerca ha sottolineato le difficoltà che le imprese (24 su 100 vorrebbero che i propri dipendenti tornassero a tempo pieno) stanno incontrando nel tentativo di strutturare una «nuova normalità». Se i lavoratori londinesi dovessero davvero ottenere l’aumento di stipendio richiesto per tornare in ufficio a tempo pieno, l’incremento medio del salario sarebbe circa del 15%.
Molte aziende stanno già pianificando un futuro «ibrido», che includa giorni di regolare lavoro a domicilio. «Le imprese corrono il rischio di perdere personale se non offrono una certa flessibilità», spiega Thomas Kessler, amministratore delegato e fondatore di Locatee. I dipendenti, dal canto loro, «vogliono ancora sentirsi parte di un’unità più grande, circondati (a volte anche fisicamente) da colleghi e supportati dall’azienda». E quasi la metà dei giovani tra i 18 e i 24 anni teme che il lavoro a distanza possa ostacolare la progressione della carriera.
Ma quasi un terzo delle persone in cerca di un nuovo lavoro, secondo la ricerca, ora si aspetta di lavorare da casa almeno due giorni alla settimana. Sebbene la maggior parte dia ancora la priorità allo stipendio quando cerca un nuovo posto di lavoro, il 47% adesso menziona il lavoro flessibile come uno dei principali requisiti.