È in programma domani la presentazione del Piano Scuola per il rientro, in presenza, a settembre. Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione, all’incontro di ieri con i sindacati, ha spiegato che a livello nazionale l’85,5% del personale scolastico risulta già vaccinato e che, in questi mesi, il governo ha stanziato 1,6 miliardi per la sicurezza scolastica.
E, intanto, ha lanciato un appello: «Qui al ministero stiamo lavorando per preparare il rientro in sicurezza a settembre. È un lavoro articolato che ci vede impegnati come governo insieme con i territori, con le istituzioni locali, con le organizzazioni sindacali, con le singole scuole, con le famiglie. Ognuna e ognuno può fare qualcosa, può dare il proprio contributo. Questo è vaccinarsi, ed è il modo per mettere in sicurezza noi stessi e gli altri, un atto di responsabilità collettiva, un atto di solidarietà».
Francesco Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid, vuole aspettare il 20 agosto per analizzare i dati e fare il punto su contagi e pandemia, in particolare sulla percentuale di insegnanti vaccinati regione per regione, perché e percentuali sembrano non essere omogenee.
I sindacati, però, dopo l’incontro per la definizione del protocollo d’intesa per garantire l’avvio dell’anno scolastico, hanno denunciato «un gravissimo disinvestimento operato dal governo Draghi sulla scuola in presenza». La Flc Cgil ha segnalato che tutti gli alunni con età inferiore a 12 anni, «ovvero almeno la metà della popolazione scolastica», al momento non possono vaccinarsi. Quindi il fatto che il personale lo abbia fatto non impedisce il rischio di circolazione del virus né il contagio tra gli alunni e tra il personale vaccinato.
I sindacati, quindi, hanno chiesto di confermare e potenziare l’organico aggiuntivo per sdoppiare le classi e rispettare il distanziamento, «soprattutto nelle scuole del primo ciclo, dove la relazione docente-studente è più pregnante. In ogni caso vanno fatte cadere le norme che adesso limitano la sostituzione del personale assente». Le scuole, secondo il sindacato, devono poter assumere i supplenti ogni qualvolta ce ne sia bisogno.
Anche dalla Cisl sono state dirette diverse domande al Cts (Comitato tecnico scientifico) sulla gestione del Protocollo per la sicurezza nelle scuole in vista della riapertura di settembre, per scongiurare di nuovo il ricorso alla dad. Il sindacato vorrebbe delucidazioni sul distanziamento, sulle regole della quarantena, sui dispositivi di protezione (dove serve la mascherina?). E vorrebbe anche chiarire di chi è la responsabilità della sospensione del servizio in caso di contagio.