A 49 anni Wentworth Miller, l’attore protagonista di Prison Break, ha scelto di condividere con il mondo la notizia di aver ricevuto una diagnosi di autismo da adulto lo scorso anno. Lo ha fatto su Instagram, aggiungendo che «non è una cosa che cambierei: essere immediatamente autistico è fondamentale per quello che sono, per tutto ciò che ho raggiunto». Insieme alla foto di un quadrato bianco, Miller ha scritto: «Questo autunno sarà un anno da quando ho ricevuto la diagnosi informale di autismo. Preceduta da un’autodiagnosi. Seguita da una diagnosi formale. È stato un processo lungo e imperfetto che ha bisogno di aggiornamento. Sono un uomo di mezza età. Non un bambino di 5 anni».
L’attore ha, poi, osservato che «l’accesso a una diagnosi è un privilegio di cui molti non godono», ammettendo che la sua è stata «uno shock», ma «non una sorpresa”» Autism Speaks definisce il disturbo dello spettro autistico (ASD) – che inizia a manifestarsi intorno ai 2-3 anni di età – come «un’ampia gamma di condizioni caratterizzate da sfide con abilità sociali, comportamenti ripetitivi, linguaggio e comunicazione non verbale». L’attore ha sottolineato che non ha voglia di farsi portavoce della comunità nel suo insieme: «Non ne so abbastanza sull’autismo» ha ripetuto mettendo le mani avanti.
«Non voglio correre il rischio di essere improvvisamente una voce forte e male informata sul problema. Non desidero fare ulteriori danni. Solo alzare la mano e dire: “Sono qui. Ci sono anch’io”». Wentworth Miller, che ha voluto concludere il suo lungo messaggio ringraziando coloro che «gli hanno dato quel tocco di grazia in più nel corso di questi anni», è noto soprattutto per aver prestato il volto a Michael Scofield in Prison Break, la serie che, in cinque stagioni, lo ha visto impegnato a salvare dal carcere e dall’esecuzione il fratello, accusato di un crimine che non ha commesso. Miller è stato, inoltre, protagonista di altre serie come The Flash, Madam Secretary e DC’s Legends of Tomorrow.