Una piega eseguita alla perfezione, ciocche accuratamente lavorate, ciuffi ribelli disciplinati con un meticoloso lavoro di phon e spazzola. Eppure, immancabilmente, i cosiddetti capelli elettrici fanno capolino sulla testa.
«L’elettricità nei capelli è un fenomeno fastidioso che si manifesta soprattutto a causa di fattori atmosferici durante la stagione invernale e nelle giornate più secche» spiega Sergio Carlucci, Co-Founder di TONI&GUY Italia. «Ciò avviene per via del processo che in chimica viene chiamata energia elettrostatica, uno scontro di cariche positive e cariche negative che crea questo svolazzamento tra i capelli.»
LE CAUSE PRINCIPALI
«Oltre al clima vi sono altre cause che provocano questo fenomeno tra cui uno sfregamento intenso dei capelli con l’asciugamano una volta lavati, il calore eccessivo degli strumenti a caldo, soprattutto la piastra, ma anche indumenti invernali come maglie a collo alto in lana o materiali acrilici e, non ultimo, l’utilizzo di shampoo a base alcalina.»
CAPELLI FINI? IL FENOMENO È PIÙ VISIBILE
«Tutti i tipi di capelli possono essere interessati dal fenomeno, ma è nei capelli sottili che si notano maggiormente gli effetti. Ciò è dovuto al suo peso minore, per il quale è maggiormente esposto alla carica elettrica. Nella pratica i capelli si caricano positivamente di elettricità e diventano indomabili.»
RIMEDI
«In primis evitare maglie e sciarpe sintetiche. Lato hair-care cosiglio di usare spazzole e pettini realizzati in materiale organico, meglio se metallo o legno. Da evitare la plastica. Usare creme idratanti e maschere nutrienti com Label.m Moisturising Conditioner e Label.m Intensive Mask, e in generale una linea cosmetica da applicare prima dell’asciugatura che aiuti a scaricare i capelli dall’elettricità. Per quanto riguarda la detersione scegliere un prodotto di detersione a ph acido e setificante e, dopo l’asciugatura, applicare sempre un lieve velo di Hairspray o una goccia di olio Label.m Therapy Rejuvenating Radiance Oil per domare e disciplinare qualsiasi forma di “svolazzamento”».