«Entro i primi dieci giorni di luglio le discoteche potranno aprire e penso che il criterio del green pass possa essere applicato anche alle discoteche». È questa l’ipotesi fatta dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa, intervistato da RTL 102.5.
«Ho appena avuto un colloquio su questo con il ministro Speranza. Questa settimana indicheremo una data in cui le discoteche potranno tornare a fare le loro attività, perché questo settore è ad oggi, rimasto l’unico senza avere una prospettiva e credo sia dovere della politica dare una risposta anche a questo».
Per i gestori dei locali da ballo è ancora un’indicazione troppo generica. A loro si uniscono i sindaci di Rimini, Riccione e Misano Adriatico. «Senza discoteche il nostro turismo è zoppo. Il governo dia una data certa per la riapertura dei locali», ha detto al Resto del Carlino.
Maurizio Pasca, presidente del Silb, associazione di categoria dei locali con sale da ballo, ha dato la data del 4 luglio parlando con l’Ansa. «Andare oltre sarebbe insostenibile. Ci aspettiamo buonsenso. Il Governo non ci faccia perdere il primo weekend di luglio perché le nostre attività sono aperte al massimo due volte a settimana. Per il Paese quella data non cambierebbe nulla, ma a noi tanto. Anche perché la gente già va lo stesso a ballare in decine di locali che, tra l’altro, sono aperti senza green pass. Ci facciano riaprire dal 4 luglio e il ministero dell’Interno vigili sull’abusivismo».
In Spagna i locali sono aperti, ma non si può ballare al chiuso e c’è l’obbligo di mascherina. Nel Regno Unito non apriranno prima del 19 luglio. L’Italia potrebbe prendere una via più simile a quella francese dove i locali potranno aprire dal 9 luglio e per accedere sarà necessario il pass sanitario. Solo raccomandata la mascherina, ma ingressi limitati al 75%.
Per entrare in discoteca si dovrà dunque dimostrare di essere vaccinati, di aver superato la malattia o avere un tampone negativo fatto nelle 48 ore precedenti. È il pass che vale per i viaggi e che è scaricabile on line.