In attesa di vedere Esterno Notte, la serie tv su Aldo Moro realizzata per la Rai con Aldo Gifuni, Margherita Buy e Toni Servillo, Marco Bellocchio si prepara a ricevere, il prossimo 16 luglio, la Palma d’Onore al Festival di Cannes, una dei più importanti riconoscimenti assegnati durante la manifestazione. «I premi servono per andare avanti, per rendere leggermente più facile il nostro lavoro. Sono contento della mia vita, di tutto quello che mi è successo, questo riconoscimento rappresenta qualcosa di speciale. Non ho mai ricevuto un premio a Cannes, se non nel 1980 per Michel Piccoli e Anouk Aimée, i due protagonisti del mio film Salto nel vuoto» ha commentato a caldo Bellocchio dieci anni dopo il Leone alla Carriera ritirato a Venezia.
https://twitter.com/Festival_Cannes/status/1407264214935293954«Non è una ricompensa o un recupero, non ho mai pensato a un regista per i posteri, non sono uno che si lamenta, ho avuto 7-8 David di Donatello, non sono un disperato, sono stato anche notevolmente premiato, questa è una cosa abbastanza eccezionale». Nei suoi 74 anni di vita, il Festival di Cannes ha assegnato la Palma d’Onore soltanto altre cinque volte: a Clint Eastwood, ad Agnés Varda, a Francis Ford Coppola, a Bernardo Bertolucci e a Manoel de Oliveira. «È un regista, un autore e un poeta, siamo orgogliosi di onorarlo» ha detto il direttore artistico del Festival Thierry Frémaux, che quest’anno ha deciso di puntare su un’edizione molto indie rinunciando ai grandi blockbuster hollywoodiani.
Su Bellocchio si è pronunciato anche il presidente della rassegna Pierre Lescure: «Ha sempre messo in discussione le istituzioni, le tradizioni, la storia personale e collettiva. In ciascuna delle sue opere, quasi involontariamente, o almeno nel modo più naturale possibile, rivoluziona l’ordine costituito». Nella sua lunga carriera, Marco Bellocchio ha firmato la regia di oltre 25 film, decine di documentari, corti e lavori per la tv. Tra i titoli più famosi ricordiamo I pugni in tasca (1965), L’ora di religione (2002), Buongiorno notte (2003) e l’ultimo, Il Traditore (2019), con Pierfrancesco Favino, premiato a Venezia con la Coppa Volpi, nel ruolo di Tommaso Buscetta.