Chi TOUCH acconsente.
Ti devi fidare delle mani degli altri
Touch è il nome di una canzone dei Daft Punk e Paul Williams. A un certo punto dice touch, you’ve almost convinced me I’m real. Forse è proprio così che scopriamo di essere reali: venendo toccati. Appena nati ci prendono subito in braccio. Da piccoli ci vengono dati dei colpetti sulla schiena per farci digerire, ci puliscono la bocca e ci danno la mano mentre impariamo a camminare. Poi arrivano i “batti il cinque” con gli amici, le carezze e i baci degli innamorati, le strette di mano al lavoro. Il contatto non è solo quello umano: c’è anche quello con le “cose”. Un musicista che suona il suo strumento, un chirurgo che maneggia gli utensili del mestiere o anche solo un ragazzino che impara a utilizzare uno smartphone. Siamo esseri toccanti, prima ancora di esseri pensanti.
Lasciatemi dire una cosa: il lato migliore della mia professione è il live. Come dice la stessa parola, quando si fa un “live” ci si sente davvero vivi. A un concerto si mischiano migliaia di odori, sapori, storie e respiri. Si dà vita a qualcosa di unico. Ricordo ancora la prima volta in cui mi lanciai sul pubblico durante un’esibizione, a Bologna (in gergo si dice stage diving).
La sensazione di avere decine di mani che ti sorreggono in aria è fantastica. Ti senti in cima al mondo, e vorresti restare lì per sempre. Certo, ci vuole un po’ di coraggio: non sai mai se ti prenderanno. Ti devi fidare delle mani degli altri. Mentre sei lì che ti stai per buttare, ci sarà una vocina nella tua testa che ti intimerà di non farlo, e sarai tu a dover rispondere: “E invece sì”.
È proprio per questo che chi “touch, acconsente”. Negli ultimi mesi abbiamo avuto un po’ di problemi coi contatti tra diversi esseri umani, che hanno causato grande dolore. È stato un po’ come cadere a terra in uno stage diving. Ma questa piccola grande cosa che si chiama umanità è come una rockstar, e qualche graffio non le impedirà certo di buttarsi di nuovo sul pubblico. Al prossimo concerto.
* Touch!è il tema del 2022 di Smemoranda. Toccare per conoscere. Toccare per trasmettere. Toccare per amore si legge nell’introduzione di Gino&Michele. Oltre ai Pinguini Tattici Nucleari sono tantissimi i contributor che hanno raccontato, ognuno a suo modo, quanta voglia c’è di tornare a incontrarsi dal vivo con gli amici, nello sport, nei concerti, ma anche quanto il touch di uno schermo digitale sia stato importante per rimanere in contatto in questi mesi difficili. Da Ermal Meta a Alessandro Bastoni, da Cara a Samuel Heron Costa… e poi Claudio Bisio, Luciano Ligabue, Lorenzo Jovanotti, Gino Strada.