Questa volta potrebbe essere una donna il nuovo segretario generale della Nato, l’organizzazione internazionale per la collaborazione nel settore della difesa, di cui fanno parte 30 Stati di tutto il mondo. Dei tre possibili candidati in lizza, secondo diverse testate, due sono italiani, e due donne.
Al posto del laburista Jens Stoltenberg, ex premier norvegese e attuale segretario dell’organizzazione, il cui secondo mandato è in scadenza, potrebbero subentrare Theresa May, ex primo ministro inglese, Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, oppure Federica Mogherini, ex ministro degli Esteri, ex alto rappresentante per la Politica estera dell’unione europea, ora a capo del College d’Europe a Bruges. I tre nomi sono emersi dopo la riunione dei ministri delle Finanze del G7 a Londra. Se ne parlerà ancora al prossimo vertice della Nato, che si terrà fra pochi giorni a Bruxelles.
Theresa May, che compirà 65 anni a ottobre, si dimise nel luglio 2019 dalla carica di primo ministro e venne sostituita da Boris Johnson, che in pochi mesi ribaltò il programma sulla Brexit e che, adesso, vorrebbe candidare un esponente del Regno Unito alla guida della Nato. Anche perché, come scrive Repubblica, Londra, «una volta uscita dall’Unione europea, ha bisogno di rilanciarsi in un grande organismo internazionale. Anche per legittimare l’aspirazione a tornare una potenza mondiale».
L’Italia è il quinto contribuente dell’organizzazione e, in Afghanistan, è stato presente con uno dei contigenti più numerosi. Se fino a qualche mese fa circolava il nome di Matteo Renzi, negli ultimi tempi si parla di Enrico Letta, stimato sia in Europa che a Washington. Ma c’è anche una potenziale candidata donna, Federica Mogherini, appunto.
Finora l’ultimo (e unico) segretario generale italiano della Nato è stato il liberale Manlio Brosio, ex ministro della Guerra, ormai cinquant’anni fa.