Il governo ne discute, ma è chiaro che si va verso l’addio al coprifuoco. Anche il ministro Speranza, da sempre per la linea del rigore, si è mostrato pronto all’apertura parlando domenica alla finale degli Internazionali di tennis. A sostegno di questa ipotesi anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. «I dati ci dicono che ora è il momento di superare il coprifuoco. Per la prima volta da ottobre le vittime scendono sotto quota 100 e i contagi si fermano a circa 5700». Insiste per la riapertura con un nuovo sondaggio anche il leader leghista Salvini.
Entro luglio il coprifuoco sarà certamente eliminato, ma è possibile che l’addio ci sia un mese prima, con la data simbolo del 2 giugno. L’idea del governo è sempre quella di un percorso graduale con l’ipotesi di far slittare l’obbligo del rientro alle 23 dal 24 maggio e a mezzanotte nelle settimane successive.
Gli aperturisti puntano invece alla data del 2 giugno perché le vaccinazioni stanno procedendo, i dati dei contagi sono in calo, tanto che almeno 3 regioni sono già zona bianca, e i gestori dei ristoranti e dei locali spingono per la riapertura. Per il governo resta la necessità di evitare gli assembramenti, ma a chi è uscito nelle ultime settimane è chiaro che anche il limite delle 22 è già ben poco rispettato.
Anche le regole sul divieto di spostamento notturno dovrebbero essere inserite nel nuovo decreto che sarà approvato questa settimana dal Consiglio dei ministri. Cambieranno, come chiesto dalle regioni, i parametri delle fasce per le regioni con l’uso dell’Rt ospedaliero che conta i ricoveri nei reparti e nelle terapie intensive e non i nuovi contagiati.
Con il decreto attualmente in vigore la riapertura di bar e ristoranti al chiuso dalle 5 alle 18 dovrebbe essere fissata all’1 giugno solo con consumazione al tavolo. Nel governo c’è però chi punta ad anticipare al 24 maggio e c’è già l’accordo per il via libera al bancone nei bar dall’inizio di giugno. Sempre per questa data c’è chi insiste per la riapertura serale dei ristoranti al chiuso, sempre con massimo quattro persone al tavolo, esclusi i familiari, e obbligo di mascherina quando ci si alza.
Già dal prossimo fine settimana i centri commerciali potrebbero rimanere aperti. Dal primo giorno di giugno riaprono le palestre. Resta aperto il nodo piscine. Il problema è l’uso degli spogliatoi e delle docce. Per i matrimoni la data fissata sarebbe quella del 15 giugno per il via libera a feste e ricevimenti. Per gli invitati serve la certificazione verde: vaccinazione, malattia superata o tampone negativo.