La regina Elisabetta con un soprabito verde e il classico foulard in testa, il principe Carlo con un cappotto cammello e una vanga di legno. La nuova foto – pubblicata sui social dalla royal family britannica – arriva in occasione del lancio di The Queen’s Green Canopy, un’iniziativa che unisce il Giubileo di platino della sovrana all’ambientalismo, una passione che da sempre unisce madre e figlio.
Per i 70 anni di regno di Lilibet, un traguardo che sarà tagliato tra dodici mesi, le due più importanti figure della Corona inglese chiedono infatti a tutti di piantare un albero. Una sorta di «regalo speciale», seguendo – appunto – l’esempio dell’erede al trono, immortalato mentre scava la buca per il suo Verdun Tree, una quercia portata nel Regno Unito all’indomani della Prima Guerra mondiale.
https://twitter.com/RoyalFamily/status/1394204087395180547. «Piantare un albero è una dichiarazione di speranza e fiducia nel futuro», dice Carlo nel video promozionale. A quando risalgano la clip e le immagini non è specificato, di certo però chiunque abbia intenzione di unirsi al progetto dovrà aspettare la stagione della semina, ossia da ottobre a marzo. «Chi vorrà, potrà pure condividere il suo albero su una mappa interattiva, così da essere d’ispirazione».
La presentazione del Queen’s Green Canopy coincide con l’inaugurazione della versione virtuale del Chelsea Flower Show (17-21 maggio), la più grande ed importante esposizione floreale della Gran Bretagna, tra le più antiche e frequentate al mondo. Ad organizzarla ci pensa ogni anno la Royal Horticultural Society, l’istituzione patrocinata dalla regina Elisabetta e nel cuore di tutta la royal family.
Nell’ambito di questa manifestazione, tre anni fa sia Meghan Markle che Kate Middleton disegnarono due giardini, uno ispirato all’Africa e l’altro a prova di bambino. Anche Carlo è sempre molto attivo per l’evento: d’altronde è noto il suo costante impegno a favore della natura e la sua intenzione di creare una monarchia più green. A Palazzo, almeno su questo, pare esserci accordo unanime.