Ancora solo arancione e rosso. Non c’è zona gialla per il mese di aprile. Le nuove misure del governo Draghi non sono molto diverse da quelle attualmente in vigore. Saranno valide dal 7 al 30 aprile le misure già attive per il mese di marzo.
ZONE
Fino al 30 aprile tutta l’Italia sarà in zona arancione o rossa, ma c’è una clausola per attivare zone gialle. Nei primi due colori restano chiusi bar e ristoranti, in rosso sono chiusi anche i negozi non essenziali. In giallo i ristoranti potrebbero riaprire. Il governo potrà autorizzare la zona gialla in quella regione, provincia o comune che abbia i numeri sotto controllo, ma anche le vaccinazioni al passo in particolare per persone anziane e fragili.
In zona rossa si può uscire per i consueti comprovati motivi. In zona arancione è possibile, una volta al giorno, la visita a casa di amici e parenti in non più di due persone, più i minorenni, all’interno del comune di residenza.
SCUOLA
Il decreto conferma la scuola in presenza, anche in zona rossa, fino alla prima media dopo le vacanze di Pasqua, quindi da mercoledì 7 aprile. Aperti quindi nidi, materne ed elementari e la prima classe delle medie. Non sono possibili deroghe fatte da regioni e province autonome. Solo a distanza le altre classi in zona rossa. In arancione va invece in presenza tutta la scuola media e le superiori si dividono con almeno il 50% delle attività in presenza.
VACCINI
Le nuove regole sanciscono l’obbligo del vaccino «gli esercenti, le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali». C’è lo spostamento a diverse mansioni, anche inferiori, con conseguente diminuzione dello stipendio. Se questo non è possibile, «per il periodo di sospensione non è dovuta retribuzione». La sospensione può durare al massimo fino al 31 dicembre 2021, ma si accorcia se i sanitari decidono di vaccinarsi.