Può ospitare fino a 21 pazienti intubati e potrà viaggiare da Nord a Sud, arrivando fin dove ce ne sarà bisogno, intervenendo in situazioni di emergenza legate all’epidemia da Coronavirus. Il primo treno sanitario italiano, vero e proprio ospedale mobile, è stato presentato alla stazione centrale di Milano alla presenza del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. A realizzarlo, Trenitalia (Gruppo FS Italiane) nelle Officine Manutenzione Ciclica di Voghera in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile e dell’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza della Lombardia (AREU).
«Un anno fa abbiamo avuto l’idea di un treno con queste caratteristiche perché necessitavamo di un mezzo diverso dall’aereo in una situazione molto critica», spiega il direttore dell’Areu Alberto Zoli, ricordando la genesi di questo treno. «A marzo abbiamo trasferito 120 pazienti intubati e ventilati, di cui 80 in altre Regioni d’Italia e 40 in Germania. Ad oggi, sono invece 30 i pazienti trasferiti da Brescia in altre province della Lombardia. È una vera e propria rianimazione viaggiante, che può diventare anche un Posto Medico Avanzato».
CHE COSA È UN TRENO SANITARIO
Il treno sanitario è un convoglio che consente di trasferire e curare i pazienti con personale sanitario dedicato su carrozze equipaggiate con specifiche attrezzature mediche. Il convoglio può avere la funzione di trasporto pazienti verso altre zone d’Italia o all’estero per alleggerire la pressione sulle strutture ospedaliere, oltre a rappresentare un’integrazione al servizio sanitario territoriale per la gestione delle emergenze, in caso di utilizzo come Posto Medico Avanzato.
COM’È COMPOSTO IL TRENO
Il treno è costituito da otto carrozze e due locomotori posizionati alla testa e alla coda del convoglio. Le carrozze sono così suddivise:
– tre carrozze sanitarie con posti letto di terapia intensiva per pazienti ventilati in modo invasivo;
– due carrozze tecniche necessarie per il funzionamento delle apparecchiature medicali e, in particolare, per ospitare i gruppi elettrogeni che creano un sistema indipendente di alimentazione delle dotazioni sanitarie;
– due carrozze di cui una con posti letto per il personale e la seconda predisposta per il coordinamento tecnico-sanitario e per l’area filtro necessaria per il passaggio tra l’area pulita e l’area operativa;
– una carrozza magazzino per il trasporto di tutti i materiali e dei dispositivi medici.
LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL TRENO
Il convoglio è stato progettato per offrire un livello di assistenza sanitaria fino alla terapia intensiva, anche in biocontenimento, con la possibilità di integrare altre carrozze con ulteriori funzioni medico-sanitarie.
Ognuna delle tre carrozze sanitarie può trasportare fino a sette pazienti per un totale di 21 postazioni disponibili. Queste carrozze sono gestite da personale sanitario specializzato, personale tecnico-logistico e di direzione per un massimo di 45 operatori.
LE ATTREZZATURE SANITARIE PRESENTI
Il treno ha un’attrezzatura minima necessaria a gestire qualsiasi tipo di emergenza o calamità così composta:
– 21 ventilatori polmonari;
– 1 ecografo;
– 2 emogas analizzatore;
– 21 fra monitor, aspiratori e altre attrezzature;
– 3 postazioni di monitoraggio.
Grazie a una speciale donazione di 260mila euro effettuata dalla Fondazione Elisabetta Franchi, è stato inoltre possibile dotare il treno sanitario degli indispensabili strumenti salvavita.