California-Regno Unito, linea diretta. Dalla sua villa di Montecito, nella quale si è isolato per ridurre al minimo le possibilità di contrarre il coronavirus, Harry d’Inghilterra è in continuo contatto con l’ospedale King Edward VII, a Londra, dove da ormai tre giorni è ricoverato suo nonno, il principe Filippo: «Riceve costanti aggiornamenti sulle sue condizione di salute», rivela in esclusiva il Mirror.
Nonostante il duca di Sussex – insieme a Meghan Markle – abbia appena ufficializzato di non voler rientrare nella royal family come membro attivo, pare sia comprensibilmente «preoccupato» e si sarebbe già organizzato per volare in Inghilterra qualora la situazione peggiorasse. «Ha preso accordi per noleggiare un jet-privato», afferma un insider. «Così, nel caso ce ne fosse bisogno, potrà rientrare in Europa senza preavviso».
Grazie all’immunità diplomatica di cui godono i membri della royal family in tema di viaggi, Harry potrà pure evitare le severe norme anti-Covid imposte dal governo inglese per chi arriva dagli Stati Uniti: con un tampone negativo alla partenza e uno negativo allo sbarco, il principe non sarebbe costretto a stare in quarantena preventiva come i comuni viaggiatori e potrebbe subito incontrare i familiari.
Nel frattempo da Buckingham Palace hanno chiarito che il 99enne è stato ricoverato martedì sera, «su consiglio del medico personale», e «resterà a riposo in osservazione per alcuni giorni». Sconosciute le cause del malessere, ma corrispondenti da Londra hanno garantito che non sono sintomi da Covid: «Il duca di Edimburgo è stato trasportato in auto all’ospedale, non in ambulanza. E ha conservato il buon umore».
Insomma, Harry ha già pensato a come raggiungere il nonno in tempo record. Ma la speranza sua – e di tutti – è che non ce ne sia bisogno.