Meghan Markle ha vinto la battaglia legale contro il Daily Mail e il Mail on Sunday, i due tabloid britannici da lei citati in giudizio per aver invaso la sua privacy pubblicando stralci della lettera privata spedita a papà Thomas nell’agosto 2018. Secondo l’Alta corte di Londra, Meghan «aveva ragionevoli aspettative che la lettera rimanesse privata». Dunque i giornali sono colpevoli. E la duchessa del Sussex, in una dichiarazione, ha espresso tutta la sua soddisfazione. Dopo aver ringraziato il principe Harry e mamma Doria Ragland per il loro sostegno, la duchessa si è detta «grata» al tribunale per aver obbligato i tabloid a rendere conto delle loro pratiche illegali e disumanizzanti».
Lo scorso gennaio gli avvocati dei tabloid avevano presentato all’Alta Corte dei documenti in cui sostenevano che Meghan – che non sente papà Thomas Markle dal 2018, da prima del royal wedding col principe Harry – scrisse invece la lettera incriminata proprio perché fosse divulgata. Quella missiva doveva servire a ripulire la sua immagine, a liberarla dalla fama di «figlia gelida, indifferente».
Il giudice non ha creduto a questa versione. La lettera scritta da Meghan era «chiaramente privata e su questioni personali», riguardanti «il suo comportamento, i suoi sentimenti per il comportamento del padre e il risultante diverbio fra di loro». Le ragioni a favore di Meghan sono così forti, ha concluso il magistrato, che non è nemmeno necessario istituire un processo. La prossima udienza, a marzo, dovrà verosimilmente decidere solo l’ammontare dei danni.