È dedicato a Liliana Segre e si chiama 75190 Segreliliana. È un asteroide, un corpo minore nella fascia principale degli asteroidi tra Marte e Giove. Finora conosciuto anche con la sigla 1999 VD169, è stato scoperto alla fine degli anni Novanta.
Adesso porta il nome e ha lo stesso numero che la sopravvissuta alla Shoah italiana porta sul braccio da quando, tredicenne, venne deportata ad Auschwitz.
L’Unione astronomica Internazionale, su proposta dell’Inaf, le ha intitolato il corpo minore del Sistema solare. La nomina è stata annunciata in apertura del convegno Convivere con Auschwitz, organizzato dall’Università di Trieste in collaborazione con il Memoriale della Conferenza di Wannsee e l’Istituto italiano di cultura di Berlino.
«Il nome e il numero a cui ciascuno di noi era ridotto ad Auschwitz, traslato in un corpo celeste, può valere da monito. “Questo è stato” e potrebbe accadere di nuovo senza informazione, conoscenza, coscienza e responsabilità». Ha commentato Segre in una lettera inviata agli organizzatori del convegno.
Tecnicamente 75190 Segreliliana è un asteroide di 1498 metri di diametro e di magnitudine assoluta di 15,8, ha un periodo di rivoluzione di 3,74 anni.
Il significato dell’intitolazione va molto oltre il nome. Fino a quando la mia stella brillerà è il titolo dell’autobiografia scritta dalla Segre. Nel libro racconta che «alla fine della giornata, il mio mondo di fantasia, al quale mi aggrappavo per “fuggire” dal campo, era diventato una piccola stella che vedevo nel cielo. Sempre la stessa. L’avevo notata una sera di cielo terso, quando i nostri aguzzini ci davano pochi minuti di tregua. Da quella sera, ogni giorno quando arrivava buio la cercavo, le parlavo. Ero felice di ritrovarla, significava che un altro giorno era passato».
https://www.youtube.com/watch?v=gcrf4hyrR7M&feature=emb_logoTredicenne, vedendola ogni sera, le diceva: «Finché io sarò viva, tu, stellina, continuerai a brillare nel cielo. Stai tranquilla, io non morirò. Io sarò sempre con te». Proprio partendo da questo ricordo Gianni Peteani, figlio di Ondina Peteani, prima staffetta partigiana e sopravvissuta ad Auschwitz, ha pensato di dedicarle un asteroide. Ewine van Dishoeck, presidente dell’Unione Astronomica Internazionale, ha scritto alla senatrice: «Un asteroide è un corpo celeste che riflette la luce della nostra stella, il Sole: ed è quindi un riconoscimento molto appropriato a Lei che riflette la luce di tutti gli innocenti spenti dalla follia umana».
La motivazione della nomina, approvata dalla Divisione F della Iau, riporta: «L’asteroide N. 75190 onora la sopravvissuta ad Auschwitz Liliana Segre (nata il 10 settembre del 1930) con lo stesso numero assegnatole nel campo di detenzione. Il 19 gennaio 2018 Liliana Segre è stata nominata Senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella per la toccante testimonianza di bambina prigioniera nei campi di concentramento nazisti durante la Seconda guerra mondiale. Ha dedicato la sua vita alla testimonianza e alla crescita della consapevolezza dell’Olocausto affinché non si ripeta mai più».