4 a 0 ad America Magic e via. Luna Rossa Prada Pirelli Team ha raggiunto la finale di Prada Cup dove affronterà gli inglesi di Ineos. Dal 13 febbraio la selezione degli sfidanti che dovranno affrontare i detentori di Team New Zealand in Coppa America, dal 6 marzo. Nella notte le due vittorie che si sono aggiunte a quelle di venerdì a Auckland necessarie per arrivare alla finale della competizione che porta al mitico torneo della vela mondiale.
A raccontare queste imprese è Guido Meda, vicedirettore Sky Sport e capo dei motori, voce storica della MotoGP, che in questa eccezionale occasione è al commento della vela, sport di cui è chiaramente innamorato. «È lo sport più a contatto con la natura che si possa immaginare. Ci si muove con il carburante più naturale che esista, il vento. A chi piace il movimento e la velocità non può non piacere la vela ed è anche un mezzo che rende il mondo relativamente piccolo: in un mese con la barca a vela si fa il giro d’Italia».
Raccontarlo è diverso dal commentare i motori?
«Da velista, seppure scarso, ho una base di conoscenza che viene integrata da Flavia Tartaglini, olimpionica di windsurf, da Roberto Ferrarese, che ha fatto tre Coppe America, e da Giovanni Bruno che ha grande conoscenza storica. Poi la regata come è strutturata adesso non è tanto diversa da una gara di moto. Le regate durano da 25 a 45 minuti. Le barche vanno veloci, si sorpassano, si passano vicine».
Come è farlo in tempo di Covid?
«Un po’ frustrante farlo in uno studio. La cosa che mi colpisce di più è vedere in tv un paese che non ha il Covid ed è in piena estate. Si vede la gente assembrata, che si abbraccia, che festeggia, senza mascherina. Sono stati bravi nella gestione e fanno il possibile perché il Covid non rientri nel loro paese».
Gli ascolti sembrano dire che gli italiani si riscoprono velisti a ogni Coppa America.
«Sono migliori delle aspettative per un evento che va in onda nel cuore della notte o in replica nella giornata. Forse quando c’è la vela che conta, con un elemento di italianità fortemente caratterizzato come Luna Rossa, se non diventiamo velisti, certamente ci appassioniamo. Su quelle barche poi c’è il meglio della vela mondiale, le barche volano grazie alla tecnologia, ma ci sono equipaggi perfetti».
La vela non è sport così praticato in Italia.
«La vela in Italia è associata ai ricchi e alla Costa Smeralda. È un luogo comune che distrae molti dall’avere un approccio democratico alla vela, quella leggera che possono fare i ragazzi in spiaggia e quella di chi vuole fare le vacanze in barca a vela. È più facile e meno pericoloso di una volta: le previsioni meteo sono su app. Come dice Giovanni Soldini, la vela è più semplice di come sembra».
Tutta la 36esima edizione è interamente in diretta su Sky, anche con un canale dedicato, Sky Sport America’s Cup, disponibile sul 205 del telecomando Sky fino al 24 marzo. Le regate sono in onda ora sono quelle della Prada Cup. La finale è in programma dal 13 al 22 febbraio, dalla quale uscirà il nome dello sfidante di New Zealand. Tutte le gare, trasmesse anche dalla Rai, sono nelle acque del golfo di Hauraki, a Auckland.