Sono 12 le persone morte dall’inizio degli incendi in Australia, incendi che sono abituali in questa stagione, ma che sono eccezionali quest’anno. Sono cinque i dispersi, quattro nel Nuovo Galles del Sud e uno nello Stato di Victoria. Quattromila persone sono state costrette a cercare rifugio sulle spiagge nel sud-est, soprattutto nella città costiera di Mallacoota dove, da giorni, non c’è la corrente elettrica.
Decine di proprietà sono state distrutte e in alcune zone, il fumo è così fitto e gli incendi sono così intensi che non è possibile intervenite con gli aerei. In molti hanno costantemente i giubbotti di salvataggio addosso nel caso sia necessario rifugiarsi in acqua per sfuggire alle fiamme.
Sono le temperature elevatissime, anche vicine ai 50 gradi, e i forti venti ad alimentare, da settimane, le fiamme. Le fiamme lambiscono anche città da milioni di abitanti come Sydney e Melbourne. I roghi hanno provocato la morte di 12 persone e hanno distrutto più di tre milioni di ettari di terreno, un’area più grande del Belgio. A Sydney, fra le prime città al mondo a entrare nel 2020, è stato confermare lo spettacolo dei fuochi d’artificio di Capodanno che invece è stato annullato a Canberra e in altre città.
Gli incendi hanno provocato una strage senza precedenti. Secondo le stime il 30% dei koala australiani potrebbe essere morto. Finora i roghi hanno cancellato ben 5 milioni di ettari di foreste, di cui 3,4 nell’area del Nuovo Galles del Sud, che rappresenta il 30% dell’intero habitat di uno degli animali simbolo dell’Australia.
Secondo gli scienziati questa situazione drammatica è in parte legata al fenomeno del riscaldamento globale. Ha a lungo negato questa emergenza invece il primo ministro conservatore Scott Morrison che pure non abbandona la politica del paese a favore dell’industria carboniera.
Sempre i cambiamenti climatici sono sotto accusa per un’altra anomalia del 2019. È stato l’anno più caldo mai registrato in Russia dal 1891 e il mese di dicembre ha battuto tutti i record a Mosca, tanto che le autorità sono ricorse alla neve artificiale affinché il Natale fosse bianco. Mercoledì 18 dicembre la colonnina di mercurio ha segnato il nuovo record storico di 5,6 gradi centigradi. Per tutto l’anno nella capitale è stata registrata una temperatura media di 7,6-7,7 gradi, 0,3 gradi in più rispetto al record precedente.