Passeggiavo per le vie del centro con un’amica, o quel che si usa definire tale, e mi sono sentita sola. Diceva le cattiverie come le dicono le persone vigliacche: riferite ad altri, ma destinate a colpire te.
Ero seduta in un ristorante, di fronte al mio fidanzato del tempo, e mi sono sentita sola: «Ma quanto non lo sopporto?» riuscivo solo a pensare.
Mai mi è successo di sentirmi sola mentre guardavo Grey’s Anatomy sul divano, mentre passeggiavo lentamente tornando a casa, o mentre facevo shopping in un mercatino vintage.
Quindi, è solo chi è mal accompagnato. Gli altri, sono liberi.
Ma alla libertà ci si deve allenare. Perché a chiamarla solitudine, ci si spaventa.
Ecco allora qualche consiglio per imparare a stare bene da sole. E per imparare, perciò poi, a selezionare le nostre compagnie. Come canta Elisa in una canzone: «È un’anima forte che sa stare sola / quando ti cerca è soltanto perché lei ti vuole ancora».
Nella gallery, con i commenti di Valentina Tollardo, psicologa e psicoterapeuta, Vice Presidente dell’Associazione Alice Onlus di Milano.