Chi l’ha detto che le donne tifano per le donne per partito preso, come se fosse una regola scolpita nel travertino? Nel secondo e ultimo Bootcamp della tredicesima edizione di X Factor, Mara Maionchi ripete quello che aveva fatto nel 2017, quando tutti i componenti degli Over erano uomini. La veterana del programma, colei che ha sempre stupito tutti per le scelte controcorrenti e per i commenti coloriti, alla fine designa cinque ragazzi da portare agli Home Visit: Thomas Thai, Marco Rasta, Gabriele Troisi, Comete e Nicola Cavallaro. A dispetto delle quote rosa, Mara prosegue per la sua strada e dimostra di avere in mente un quadro ben preciso, convinta delle potenzialità di ognuno dei suoi allievi. E se Sfera Ebbasta a un certo punto prende il giro la sua severità dicendole che è molto difficile da conquistare e che è una fortuna che non abbia mai fatto X Factor e non l’abbia mai avuta come giudice, lei non si scompone. Se riuscirà a individuare i più forti e a fare triplete vincendo il programma per il terzo anno consecutivo, però, lo scopriremo solo col tempo.
https://twitter.com/XFactor_Italia/status/1182402783963746311A insidiarla verso l’obietto finale sono, infatti, i suoi agguerritissimi colleghi, a cominciare da Malika Ayane, che sceglie i componenti degli Under Uomini allo stesso turno della Maionchi. Perfettamente in linea con lo spirito che ha tirato fuori durante le Audizioni, la cantante si mostra incredibilmente decisa, pronta a mettere le mani avanti quando non crede di poter tracciare un percorso che renda giustizia al concorrente. Così come Mara, anche Malika insegue una visione nitida, completamente a fuoco, dove i momenti di indecisione sembrano pochissimi. La scelta dei suoi talenti, Lorenzo Rinaldi, Enrico Di Lauro, Nuela, Daniele Acerboni e Davide Rossi, non la rende, però, immune dai fischi sempreverdi del pubblico in studio. Lo switch fra Davide e Michele, per esempio, le costa il malumore del Forum in un concerto dissonante che aveva già visto protagonista Samuel al momento dell’eliminazione dei Kemosabe.
A differenza del collega, però, Malika non si scompone. I fischi li ignora e, solo quando diventano assordanti, decide di lasciarsi andare a un piccolo intervento: «Ragazzi ho capito, vi sgolate se andate avanti. Le possibilità sono infinite», spiega di rivolgersi direttamente ai suoi ragazzi: «Conto su di voi adesso, mi raccomando», chiarisce investendoli di una responsabilità tutta nuova. La «professoressa di latino iper-severa», come si definisce lei stessa, è probabilmente uno degli acquisti più azzeccati del programma: è schietta, dice quello che pensa e crede sul serio nel valore della musica. I profani che la prendono sottogamba e che considerano X Factor solo come un’occasione per ottenere la visibilità lei li stana subito ed è impossibile non amarla per questo.