Dopo il pellegrinaggio al Santuario di San Luca di oltre mille tifosi che hanno pregato per lui, dopo l’impressionante boato dello stadio che lo ha accolto sul terreno di gioco, dopo la pioggia di messaggi di stima da personaggi del mondo del calcio, ma non solo. Sinisa Mihajlovic adesso si gode il pensiero della figlia Victorija, che su Instagram gli ha dedicato un tenero post in occasione del suo ritorno in panchina.
«Mio padre non mi ha mai detto come vivere, ha vissuto e mi ha fatto osservare come lo faceva», scrive la ragazza citando una frase dello scrittore americano Clarence Budington Kelland, al fianco di una foto in bianco e nero di Sinisa. «E anche se tu non fossi il mio, se anche fossi per me un estraneo, per te stesso egualmente t’amerei», conclude Victorija, riprendendo un pezzo di una poesia di Camillo Sbarbaro.
Un pensiero splendido, che avrà sicuramente regalato un sorriso a Mihajlovic, impegnato nella sua lotta contro la leucemia. Due mesi fa ha annunciato la malattia in conferenza stampa, cogliendo tutti di sorpresa: «Sono pronto a combattere anche questa battaglia». Come c’era da aspettarsi, è stato di parola e già alla fine di agosto è apparso in panchina per le prime due partite di campionato, contro Verona e Spal.
«Paradossalmente è lui che dà forza a noi», ha dichiarato a «Verissimo» Victorija, seconda di sei figli. «È un guerriero». L’8 settembre, poi, il nuovo ricovero all’Ospedale Sant’Orsola per il secondo ciclo di chemioterapia, finito in tempo per presenziare alla partita speciale con la Lazio, squadra di cui è stato una bandiera. Cappellino di cotone e mascherina, l’immagine del suo ingresso negli spogliatoi ha fatto il giro del web.
La dolcezza delle figlie, però, è fondamentale nel recupero del guerriero.