Economia e sicurezza sono i primi due punti sui quali agirà il governo Conte, che ha avuto la fiducia alla Camera e si prepara ad affrontare lo stesso percorso in Senato. In discontinuità con il precedente esecutivo guidato dallo stesso Conte. È già pronta la modifica dei decreti Sicurezza, partendo dalle osservazioni fatte dal Quirinale al testo diventato legge, ma anche riprendendo «la formulazione originaria», quella precedente le integrazioni fatte in Parlamento nel percorso della conversione in legge.
https://twitter.com/GiorgiaMeloni/status/1171084366765842433Questo, su tutti, è il punto su cui ha insistito di più l’opposizione scesa in piazza davanti a Montecitorio. Opposizione in Parlamento per Forza Italia, in piazza per Lega e Fratelli d’Italia. Secondo gli organizzatori della manifestazione Meloni, Salvini e Toti si sono fatti un selfie davanti a 30 mila persone. I cori più sentiti dicevano: «ladri» e «elezioni subito». C’erano persone comuni, ma anche esponenti di Forza Nuova e Casapound con saluti fascisti fra le bandiere tricolore.
https://twitter.com/matteosalvinimi/status/1171023504948506625Salvini ha ribadito il suo no al ritorno della legge Fornero, pensionando quota Cento, e alla riapertura dei porti: «I porti li chiudiamo noi, tutti insieme, perché in Italia non si entra senza permesso. Lo faremo stando in Parlamento e in mezzo alla gente. Ci sono milioni di italiani che chiedono sicurezza. Se qualcuno pensa di tornare al business dell’immigrazione clandestina, sapremo come impedirlo, sempre in maniera democratica, pacifica e sorridente come siamo abituati a fare».
Per quanto riguarda i decreti sicurezza la modifica dovrebbe riguardare le maxi multe per le navi che entrano nelle acque italiane a seguito di salvataggio in mare di migranti. Questo provvedimento, lo aveva già fatto notare Mattarella, aveva la pecca delle genericità mancando di «alcun criterio che distingua quanto alla tipologia delle navi, alla condotta concretamente posta in essere, alle ragioni della presenza di persone accolte a bordo». Poi ci sono poi obblighi e leggi internazionali sul soccorso in mare.
Altro tema quello dell’economia a partire dalle tasse sul lavoro da abbassare. Il premier Giuseppe Conte ha confermato che nel disegno di legge di Bilancio ci sarà un taglio del cuneo fiscale, la differenza tra lordo e netto in busta paga, in particolare per i lavoratori dipendenti. Si dovrebbe partire con gli stipendi più bassi, 1500 euro in più l’anno per chi ne guadagna fino a 26 mila lordi.
Conte ha anche ribadito che farà un altro provvedimento, una delle bandiere del Movimento 5 stelle: il salario minimo da fissare a 9 euro netti l’ora. Dovrebbero avere valenza universale i contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative.
Molto, o quasi tutto, della possibilità di manovra in campo economico passa da Bruxelles e dal dialogo con l’Unione europea. L’intento è chiudere la stagione dell’austerità per avere maggiore flessibilità sui conti pubblici. «Il Governo si impegnerà per realizzare un piano di investimenti sostenibili, per riformare l’Unione economica e monetaria e l’unione bancaria. Occorre anche migliorare il Patto di stabilità e di crescita e la sua applicazione, per semplificarne le regole, evitare effetti pro-ciclici, e sostenere gli investimenti a partire da quelli legati alla sostenibilità ambientale e sociale».