Dopo la caduta, Simon Gautier sarebbe rimasto in vita al massimo per 45 minuti. Lo confermano i risultati dell’autopsia sul corpo dello studente francese, eseguita all’ospedale di Sapri, provincia di Salerno. Il 27enne, in Italia da due anni per un dottorato in Storia dell’Arte, era scivolato in una scarpata della località di Belvedere di Ciolandrea, Comune di San Giovanni a Piro, sul versante che guarda il mare, il 9 agosto, ed è stato ritrovato il 18, dopo lunghe ricerche.
Sarebbe dunque morto per uno choc emorragico, conseguenza della rottura dell’arteria femorale. Sono anche state riscontrate fratture esposte e composte ad entrambi gli arti inferiori ed il laceramento di tessuti. L’emorragia sarebbe partita dalla gamba sinistra che presentava rotture dei principali vasi. Il medico legale Adamo Maiese dell’Asl Salerno ha anche accertato che lo studente francese, dopo la caduta nel burrone, ha riportato anche danni e traumi importanti alle vertebre.
La madre del ragazzo, Delphine Godard, aveva sperato che il figlio non avesse avuto troppo tempo per soffrire. Al Corriere aveva detto: «Spero che sia davvero morto subito dopo aver chiamato i soccorsi. L’idea di saperlo ferito, spaventato e solo in fondo a quel crepaccio mi fa impazzire».
Quando la salma sarà liberata dall’autorità giudiziaria, sarà trasferita in Francia. Sul caso è stata aperta un’inchiesta per indagare sui possibili ritardi nei soccorsi, ma l’aspetto temporale messo in luce dall’esame autoptico lascia credere che, in ogni caso, non sarebbe stato possibile salvare la vita dello studente francese.
«Simon dovrebbe essere caduto da un salto di almeno 5 metri», come ha dichiarato oggi a Montagna.tv uno dei soccorritori, Girolamo Galasso, che ha coordinato il lavoro per conto del CNSAS della Campania. «E il cellulare non era vicino al corpo. Probabilmente, dopo aver chiesto aiuto, è scivolato ancora». E ha aggiunto, in risposta alle polemiche sull’efficacia e la prontezza dei soccorsi: «Nelle condizioni che abbiamo dovuto affrontare, nessuno avrebbe potuto fare di meglio».