Se ne è andata un anno dopo il suo padrone, che le aveva insegnato a capire più di mille parole. Chaser, una femmina di border collie di 15 anni, si era meritata il titolo di «cane più intelligente del mondo». Viveva a Spartanburg, Carolina del Sud: era stata adottata, quando era ancora un cucciolo, dalla famiglia dello psichiatra John Pilley nel 2004. Era un regalo di sua moglie. Come professore di Psicologia al Wofford College di Spartanburg, Pilley era interessato all’intelligenza animale e aveva iniziato ad addestrare Chaser a ricordare un numero notevole di comandi e parole.
I border collie, originariamente, venivano addomesticati per aiutare i pastori a sorvegliare le pecore, nel Regno Unito. Pilley insegnò invece a Chaser i nomi di tutti i suoi animali imbalsamati. Per tre anni, l’ha addestrata per quattro o cinque ore al giorno. Le mostrava un oggetto, pronunciava il suo nome fino a 40 volte, poi lo nascondeva e le chiedeva di trovarlo. Ha usato 800 animali di stoffa, 116 palline, 26 frisbee e un infinito assortimento di oggetti di plastica.
La salute del border collie si è deteriorata nelle ultime settimane, «Il veterinario ha accertato che la sua morte è dovuta a cause naturali», ha spiegato una figlia di Pilley. «È peggiorata molto rapidamente». Chaser è stata sepolta nel cortile, dove riposano gli altri amati cani della famiglia e dove sono state sparse le ceneri del dottor Pilley, morto a 89 anni.
«Ma ciò che vorremmo davvero che la gente capisse è che l’abilità di Chaser non è unica», aggiunge la donna. «Lo è invece il modo in cui le sono state insegnate le parole che ha imparato». L’addestramento di Pilley era un «territorio inesplorato»: «Il suo esperimento per l’apprendimento delle lingue è molto potente e di alto livello», sostiene la figlia.
Gli umani stanno imparando che gli animali hanno una comprensione più profonda del mondo che li circonda. «Le persone hanno sempre creduto che gli animali rispondessero ai comandi solo in base a un sistema di premi». Invece, come spiega Greg Nelson, un veterinario della Central Veterinary Associates a Valley Stream, New York, anche loro «padroneggiano una lingua, parlata e non».