Tre anziane signore con tre bambini stretti tra le braccia. Una foto che parla di vita quotidiana, dell’amore che per sempre lega le nonne ai propri nipoti. In poche ore invece è diventata virale, dopo essere stata condivisa sul gruppo Facebook Sei di Campoli se è stata infatti condivisa e commentata da migliaia di persone.
Le protagoniste sono zia Nicolina, zia Vincenza e zia Maria, sono sedute su una panchina di Campoli del Taburno, caratteristico borgo del Sannio. Quelli che stringono vicino al petto sono tre piccoli migranti, tre ospiti del centro di accoglienza poco distante dal paese. Loro li tengono in braccio, forse li cullano, gli racconto le storie di una volta. Quelle che non si dimenticano più.
«Un pomeriggio qualunque abbascio a chiazzólla», si legge nel post che accompagna la foto . «Da sinistra: Zì Nicolina, Zì Vicenza e Zì Maria fanno da nonne ai piccoli che vivono nel centro accoglienza situato vicino alle loro abitazioni». All’amore si risponde con amore e così è stato. «Integrazione, accoglienza, bellezza», si legge tra i primi. E ancora: «Questa foto mi fa sperare in un mondo migliore».
Dopo alcuni istanti, è arrivato anche Federico, nipote di uno delle tre signore e ha scritto: «Pensare che 37 anni fa ero su quelle stesse gambe, avvolto dallo stesso sorriso e adesso a km di distanza e con qualche anno in più, sono contentissimo di poter condividere le stesse emozioni con un bambino che non conosco ma che merita tutto e di più, sei bellissima nonna, ovviamente belle e belli i soggetti ritratti».
E mentre qualcuno già propone le nonne campolesi come «patrimonio dell’umanità», forse zia Nicolina, zia Vincenza e zia Maria stanno tornando in quella panchina anche oggi, per abbracciare altri bambini.