Si mangia meglio a Milano o a Roma? Nell’intramontabile derby tra le due capitali, su ogni fronte, questo è un tema tra i più dibattuti (e diciamo la verità, anche tra i più leggeri). C’è una risposta indiscutibile? Ovviamente no, ci sono troppe variabili – al di là dei gusti personali – che influenzano, almeno in parte, il giudizio. A partire dalla differente superficie e popolazione: Roma è sette volte più estesa e ha il doppio di abitanti rispetto a Milano, quindi parte da una base di locali e clienti residenti (sul numero di turisti siamo praticamente alla pari) nettamente superiore. Questo non vuol dire per forza avere tanti posti gourmet ma la selezione aiuta a crearli. Al tempo stesso, Milano ha una marcia di più – per chi ama il genere – sui locali di tendenza e gli etnici: vocazione storica sul primo fronte e capacità imprenditoriale sul secondo.
Le guide non sono la Bibbia ma permettono di farsi un’idea. Il Gambero Rosso è una delle poche a realizzare un’edizione solo per Milano e una solo per Roma, aggiungendo i migliori locali fuori porta in entrambi i casi. Divertiamoci quindi con i raffronti, partendo dal top: Milano domina con cinque Tre Forchette (Seta del Mandarin Oriental, Berton, Enrico Bartolini al Mudec, Cracco e D’O a Cornaredo, in pratica un quartiere di Milano, con un municipio) mentre Roma ne ha due (ossia l’eterna La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri e Il Pagliaccio). E stravince sul fronte etnico: la Capitale non ha Tre Mappamondi, sotto la Madonnina ce ne sono due senza rivali in Italia quali Iyo e Wicky’s Wicuisine e un altro di eccellente livello come Casaramen. Curiosità: nella Guida Rossa Michelin il bilancio delle Stelle è pari, sono 22 per città. Sparse su 18 locali a Milano e 19 a Roma che ha nella Pergola di Heinz Beck quel Tre Stelle che lungo i Navigli manca dai tempi di Gualtiero Marchesi in via Bonvesin della Riva.
Se questa superiorità sui locali di cucina straniera non sorprende, colpisce che persino nei Tre Gamberi – il riconoscimento per le trattorie – Milano batta Roma per due a uno: Osteria del Treno e Trippa contro Armando al Pantheon. Va detto che invece per la guida di Slow Food (specializzata sul tema), le Chiocciole premiano molto nettamente la Capitale.
L’orgoglio romano, in definitiva e lo ripetiamo sempre secondo il Gambero Rosso (che sta a Monteverde, per la cronaca), si consola sul fronte bere: ci sono tre wine bar con Tre Bottiglie (Barnaba, Roscioli, Trimani) e due Tre Boccali che premiano i posti vocati alla birra ossia Open Baladin e L’Osteria di Birra del Borgo che esaltano i due più famosi produttori artigianali in Italia. Milano non ha nulla di esaltante in questo campo, mentre ha recuperato bene lo storico gap sul fronte pizza. Comunque è sempre un derby molto divertente, intanto nella gallery sopra trovate i locali più interessanti dell’ultima tornata, scelti per voi dalle guide del Gambero Rosso.