Chissà se quell’instancabile intraprendente di Remo Ruffini, al timone di Moncler dal 2003, venne etichettato come «folle» quando, circa 15 anni fa, decise di catapultare sul mercato della moda il famoso piumino. Oggi non ci meraviglieremmo, ma all’epoca, quando il giubbotto imbottito era unicamente confinato al mondo dell’alta quota, sarebbe stato difficile immaginare una sua seconda vita. Più glamourous e meno tecnica. Più stylish e meno sporty. Eppure, nel giro di poco, quello che era solo un capo tecnico per la montagna entrò nel guardaroba urban della gente come pezzo immancabile.
C’è senza dubbio del genio nella storia di Moncler. E chi, meglio della maison, oggi, può raccontare quell’innato desiderio di spingersi oltre, di andare al di là delle convenzioni per raggiungere confini inesplorati, spesso azzardati e a volte mai nemmeno immaginati. Non è da tutti possedere quell’audacia mista a ingegno che permette di affrontare ostacoli, diffidenze, consuetudini, pregiudizi. O assecondare quella spinta creativa che fa volare alto mente e passioni anche a costo di essere additati come folli, pazzi, sprovveduti.
Il genio è un’abilità che non si insegna. Si ha. Ecco perché Moncler ha voluto che a raccontarla fosse un personaggio che portasse in sé audacia e follia, creatività e dedizione, talento e passione. Attore, cantante, produttore, è Will Smith il protagonista di Genius is Born Crazy, la nuova campagna – tutto fuorché ordinaria – della maison firmata da Tim Walker, che narra attraverso immagini evocative e l’energia contagiosa dell’attore l’acume e l’inesauribile dedizione delle menti geniali.
Ecco il video e le immagini del backstage. Per un tuffo nella genialità più folle.