La cura per i dettagli è maniacale e spinge Greta Gerwig a girare e a rigirare le scene fino a quando l’universo di Piccole donne, il libro che più ha amato da bambina, non permei sul set come una polvere magica. «La prima volta devono avermelo letto», racconta la regista, già candidata all’Oscar nel 2017 per Lady Bird, a Vanity Fair Usa, che svela in anteprima i primi scatti del suo nuovo film realizzati da Wilson Webb. La storia delle quattro ragazze che si muovono sullo sfondo della Guerra Civile, a Boston rappresenta un classico intramontabile della letteratura, oggetto di decine e decine di trasposizioni al cinema e in tv e seguitissime dal pubblico. Da Katherine Hepburn, che impersonò Jo-Alcott nel 1933, a Winona Ryder, che ne vestì i panni nel 1994, è ora il momento di Saoirse Ronan, che Gerwig aveva già scelto come protagonista per il suo debutto come regista solista.
Non sarà sola. A farle compagnia un cast di prim’ordine che va da Emma Watson a Laura Dern, da Meryl Streep, attualmente impegnata nella seconda stagione di Big Little Lies, all’idolo delle ragazzine Timothée Chalamet, che in Piccole Donne interpreta il rubacuori Laurie, il ragazzo della porta accanto che sviluppa una particolare amicizia con Jo. Ronan e Chalamet, molto vicini nella vita reale, hanno potenziato la chimica del loro rapporto senza mai cedere al romanticismo: se in Lady Bird era il ragazzo a spezzare il cuore a Saoirse, stavolta è lei a prendersi una rivincita declinando la proposta di matrimonio di Laurie per mantenere intatto il suo desiderio di indipendenza, che passa dagli abiti da uomo che indossa con una certa fierezza a una scarsa inclinazione per la sensualità.
«Jo è una ragazza con il nome di un ragazzo, Laurie è un ragazzo con il nome di una ragazza», specifica Gerwig sottolineando una grande attenzione non solo per i costumi realizzati da Jacqueline Durran, ma anche per la location delle riprese, che ricostruisce in tutto e per tutto l’ambientazione originale del Massachusetts dove sono cresciute Alcott e le sue tre sorelle. La regista ha fatto riferimento a dipinti d’epoca, a ritratti in bianco e nero e color seppia che potevano esserle utili per ricostruire un’immagine quanto più vicina a quegli anni. Come l’opera del 1870 di Winslow Homer che le ha ispirato la scena della spiaggia. Intanto il film, che non ha ancora una data ufficiale di uscita, pare conteso fra i due festival di Toronto e di Venezia: e chissà che il Lido non riesca a strappare uno dei titoli più attesi del prossimo anno nel suo calendario.