Lo spoglio va avanti fino alle dieci e mezza di sera, con gli autori che attendono con ansia il responso e il proiettore che mostra il punteggio via via accumulato dai romanzi in gara. Alla fine la cinquina del settantatreesimo Premio Strega è finalmente pubblica: a guidare le fila è Antonio Scurati con il suo M – Il figlio del secolo, votato 312 volte, seguito da Il rumore del mondo di Benedetta Cibrario (203 voti), da Fedeltà di Marco Missiroli (189 voti), già vincitore dello Strega Giovani e prossima serie per Netflix, da La straniera di Claudia Durastanti (162 voti) e da Addio fantasmi di Nadia Terranova (159 voti). Esattamente come nel 2018, anche questa volta fra i finalisti compaiono tre donne, in maggioranza rispetto agli uomini.
https://twitter.com/PremioStrega/status/1138943223919980544La sfida degli editori, da sempre accesissima e vero ago della bilancia del premio, vede contrapposti soprattutto due schieramenti: quello di Einaudi, che gareggia con Fedeltà e Addio Fantasmi, quest’ultimo pubblicato da Einaudi Stile Libero, e Mondadori, che propone M – Il figlio del secolo per Bompiani e Il rumore del mondo. Chiude il cerchio La nave di Teseo di Elisabetta Sgarbi che appoggia La Straniera e la sua autrice Claudia Durastanti, la più giovane a gareggiare per il titolo che verrà assegnato il 4 luglio nella storica cornice di Villa Giulia, a Roma.
https://twitter.com/Einaudieditore/status/1138899701217013760Nell’anno in cui il Ministero propone di eliminare il tema storico dalla prima prova della maturità, mozione combattuta, fra gli altri, da Liliana Segre e Andrea Camilleri, è interessante notare come a essere in testa ai voti dello Strega siano proprio due romanzi a sfondo storico: quello di Scurati, a questo punto favorito, che racconta l’ascesa di Benito Mussolini e il germe del fascismo, e quello della Cibrario, che si muove in un’Italia che è ancora un’utopia lontana. Se c’è una cosa che ci hanno insegnato le passate edizioni è, però, di non fidarci troppo delle previsioni e chissà che lo Strega del 2019 possa riservare all’ultimo qualche sorpresa.