Se ce lo avessero detto un anno fa probabilmente non ci avremmo creduto: la televisione italiana pende dalle labbra di Pamela Prati. Succede a causa del cosiddetto «Prati-Gate», delle nozze inventate con l’altrettanto inventato Mark Caltagirone e del presunto triangolo formato da Eliana Michelazzo, Pamela Perricciolo e la stessa Prati che avrebbe architettato per filo e per segno l’operazione al fine di garantire a quest’ultima visibilità e copertine. La vicenda, come sappiamo, sfugge di mano e, fra Verissimo, Domenica In, Domenica Live, Vieni da me e Live – Non è la D’Urso diventa una filastrocca ripetuta a memoria, un copione che il pubblico sembra conoscere alla perfezione ma che, tuttavia, non si stanca ancora di ascoltare. Ne è la prova lo scontro della serata del 29 maggio, con la Prati ospite a sorpresa di Chi l’ha visto? e la Michelazzo seduta sul divano bianco della D’Urso.
https://twitter.com/LiveNoneladUrso/status/1133860626130976769Se Live – Non è la D’Urso raduna 3.184.000 spettatori e il 19% di share, il programma di Federica Sciarelli, che la settimana prima si era fermato all’8.74% proprio contro la corazzata della Prati su Canale 5, sale fino al 9.9% con 2.133.000 spettatori. Mark Caltagirone tira, è innegabile, e tutti voglio una fetta della torta più buona e invitante che ci sia sulla piazza. A lasciare perplessi è stata, tuttavia, la scelta di Raitre, il famigerato «servizio pubblico», di «sporcarsi» con una vicenda che ha di per sé del torbido difficile da scrostare. Il risultato finale, tuttavia, delude le aspettative dei famosi #chilavisters e viene salutato come il grande bluff, con la Prati che presenzia in studio mentre si parla di truffe romantiche online, ma che quasi non interviene e rimane lì, sullo sfondo. Mentre, dall’altra parte, la Michelazzo è tutta un tripudio di urla e lacrime.
L’argomento, nonostante l’ammissione dell’inesistenza del Caltagirone nell’ultima puntata stagionale di Verissimo, volata intanto al 22.5% di share, tiene banco, spinge gli spettatori a commentare su Twitter e a proseguire la conversazione fuori, fra battute fin troppo scontate e riflessioni puntate sul meccanismo oscuro messo in moto dalle due agenti, che sarebbero state d’accordo o meno con la Prati. Come tutti i casi scottanti, sappiamo che il «Prati-Gate» ha i giorni contati e che, così come tutte le cose, appassirà per lasciare il posto ad altro. Fino ad allora, però, i programmi televisivi lo spremono fino all’ultima goccia e i dati dell’auditel sembrano dare loro ragione.