Una valigia e tanta voglia di dedicare del tempo a se stesse e nessuna compagnia maschile. Sono sempre di più le donne che decidono di vivere la dimensione del viaggio in solitaria. Secondo gli ultimi dati Istat sono 1,4 milioni le italiane che viaggiano spinte da un profondo bisogno di autonomia. Proprio come Julia Roberts in Mangia, Prega, Ama, che presa a passare da una relazione all’altra, si è dimenticata di se stessa. Quindi parte. Stavolta da sola.
Se il viaggio può essere una rinascita, farlo da sole, in effetti, lo è ancora di più. Basta trovare il coraggio di mettersi in gioco, lontano dalle proprie comodità. «Il viaggio in solitaria permette alla donna di riscoprire il proprio valore, in una ricerca positiva, in un contesto di conquista culturale ed antropologica che le toglie dalla necessità di stare con qualcuno, superando i pregiudizi. Una conquista che permette di assaporare ogni singolo passo del viaggio, con la consapevolezza di essere artefici delle proprie scelte, delle proprie scoperte. La donna viaggia da sola per essere in contatto con se stessa e con il mondo che ci circonda», spiega la Psicologa Giulia Disegna.
Una tendenza che sta portando sempre più operatori turistici a sviluppare offerte dedicate e in linea con i desideri della clientela femminile, come conferma Eleonora Sasso del reparto marketing di CartOrange, azienda italiana di consulenti di viaggio: «Oggi è sempre più frequente creare viaggi su misura per donne che viaggiano da sole o in compagnia di altre donne, e questo a qualsiasi età».
Per questo oggi gli operatori fanno molto di più che consigliare destinazioni “friendly” per le donne, garantire assistenza e prenotare servizi aggiuntivi per una maggior garanzia di sicurezza. «Spesso hanno poco tempo a disposizione per il “fai da te” e quindi ricercano l’aiuto dei consulenti di viaggio, in grado di arricchire la proposta con esperienze particolari: corsi di cucina, percorsi benessere e i consigli per uno shopping autentico e ricercato sono i plus più apprezzati».
Le proposte non hanno virtualmente limiti, ma un occhio in più va riservato alla sicurezza: «Fornitori affidabili, possibilità di avere assistenza h24 e cura nella scelta delle destinazioni sono gli elementi che garantiscono la serenità – spiega Eleonora Sasso –. Canada e Giappone sono ideali soprattutto se è la prima volta che si viaggia da sole, mentre fra le più esperte i più richiesti sono India e paesi del Sudest Asiatico: Thailandia, Malesia e Indonesia su tutti».
Ma non necessariamente viaggiare da sole vuol dire cercare una vacanza avventurosa: a volte si ha solo bisogno di relax su una spiaggia incontaminata, senza però ritrovarsi in un posto “da coppie”. Qui la competenza del consulente è fondamentale, spiega sempre Sasso: «Anche le Maldive, tradizionalmente considerate una meta da luna di miele, possono essere perfette per una single in cerca di relax e bellezza. Esistono strutture che offrono l’atmosfera giusta, ma bisogna ricercarle con attenzione».
In questo contesto anche le donne più senior scelgono di viaggiare da sole. «Di solito le donne più anziane preferiscono i tour organizzati, che danno anche l’occasione di fare amicizie, sempre con un occhio di riguardo al comfort». Non stupisce che la tipologia più gettonata sia la crociera, per visitare tanti posti senza stancarsi troppo. Per chi vuole qualcosa di più insolito CartOrange consiglia l’Hurtigruten: «Si tratta del battello postale che percorre i fiordi norvegesi – spiega Eleonora Sasso –. Una nave di dimensioni ridotte, che tocca piccoli villaggi incontaminati, e che raccoglie una clientela internazionale mediamente over 60: perfetta quindi per sentirsi sempre in ottima compagnia».
Nella gallery le mete più adatte per le donne che viaggiano da sole a qualunque età.