Il principe Hisahito ha solo dodici anni, ma su di lui pesa il destino del millenario impero del Sol Levante. Il bambino, sospirato erede maschio della dinastia del Crisantemo, è nato nel 2006 dopo oltre quarant’anni di attesa. Suo padre, il principe Akishino, è il fratello minore di Naruhito, che il prossimo primo maggio diventerà Imperatore del Giappone. Quel giorno il bambino salirà al secondo posto nella linea di successione.
Secondo la legge della Casa imperiale giapponese le donne non possono ereditare il trono. Un grave problema in una stirpe molto ridotta: dei suoi attuali diciotto membri, solo cinque sono maschi. Uno di essi è l’imperatore attuale, Akihito, 85 anni, sul punto di abdicare (il prossimo 30 aprile) per problemi di salute.
Il prossimo imperatore e sua moglie, la «principessa triste» Masako, hanno solo una figlia, la diciasettenne Aiko, che con le regole attuali è esclusa dalla linea di successione. Le pressioni perché mettessero al mondo un figlio maschio, secondo i rumors, sarebbero alla base della depressione di cui soffre la futura imperatrice.
Akishino e sua moglie Kiko, oltre a Hisahito, hanno due figlie femmine: Mako, 28 anni, e Kako, 25. Come la cugina, nessuna delle due potrà aspirare al trono. In più Mako, fidanzata col commoner Kei Komuro, uscirà dalla famiglia reale entro il 2020. Per quella data è infatti previsto il matrimonio saltato due volte l’anno scorso. Naruhito dunque ha solo due eredi: suo fratello Akishino, 53 anni, padre di Hisahito e, dopo lui, il bambino di 12 anni.
Con le norme attuali, insomma, toccherà un giorno a Hisahito farsi carico di tutti i compiti che ricadono sulla dinastia reale nipponica. E se non avrà figli maschi, c’è il rischio che si interrompa una linea dinastica iniziata secondo la leggenda oltre 2.600 anni fa con la dea del sole Amaterasu. Per anni i tradizionalisti hanno temuto che non arrivasse un erede per continuare il lignaggio. La nascita di Hisahito, nel 2006, diede respiro a chi non vuole una donna sul trono benché l’Impero del Sole Nascente, nella sua storia, abbia contato otto imperatrici, da tutti lodate per l’oculata gestione del potere. Molti in Giappone si chiedono: non sarebbe il caso di ripristinare la legge che permetteva alle donne di salire al trono, abolita nel 1889? Il parlamento di Tokio ha assicurato che dopo l’incoronazione di Naruhito aprirà un dibattito sulla riforma delle attuali regole di successione. Ma i conservatori sono pronti a dare battaglia.
Nel frattempo tutti gli occhi sono puntati su Hisahito. Fin dalla sua nascita. Quando ha festeggiato il suo primo compleanno in mezzo al riverbero delle telecamere nel palazzo imperiale di Tokyo, i giornali hanno messo in prima pagina le immagini del principino sorridente in piedi su un tavolo, indosso una tutina azzurro pallido.
Oggi che Hisahito frequenta la Ochanomizu University Junior High School, dai comunicati ufficiali della casa imperiale apprendiamo che va bene a scuola, si prende cura degli alunni più piccoli, e gioca volentieri con i suoi amici. Sulla vita del piccolo c’è grande riserbo ma un esperto della monarchia ha chiarito: «Non credo giochi alla playstation o con lo smartphone, perché sta ricevendo un’educazione adeguata al ruolo che lo aspetta, ma per il resto la sua vita è normale, come quella dei bambini della sua età». Le sue rare uscite con i genitori e le sorelle vengono immortalate da reporter selezionati, così come le immagini che ce lo mostrano mentre pratica sport a scuola o gioca con cerbiatti o cavalli. Proprio come un bambino qualsiasi. Ma un giorno, se non verrà modificata la regola dell’esclusività della linea maschile, su di lui poggerà il destino del millenario impero del Sol Levante.