Toni Nadal: “Alcaraz e Sinner hanno avversari un po’ più deboli rispetto ai Big Three”
Di fronte all’ennesimo dibattito generazionale che attraversa il tennis contemporaneo, Toni Nadal è tornato a dire la sua con la franchezza che lo contraddistingue. Nella cornice di una delle sue conferenze in Spagna, l’ex coach e zio di Rafael Nadal ha tracciato un confronto diretto tra l’attuale percorso di Carlos Alcaraz e quello vissuto da suo nipote nei primi anni di carriera, individuando una differenza che ritiene decisiva. Un divario che, secondo il tecnico spagnolo, non ha a che fare con il talento dei due campioni, bensì con il livello della concorrenza che ciascuno ha dovuto affrontare.
Toni ha iniziato ricordando la completezza del gioco di Alcaraz, pur non tardando a introdurre il suo tema principale. “Tutti vedono le cose che sta raggiungendo, gli attributi atletici che possiede sono incredibili, in realtà ha tutto il necessario per avere successo”, ha affermato, prima di spostare lo sguardo sul contesto competitivo. Da qui nasce l’osservazione più netta della sua analisi: “Inoltre, ha un vantaggio che i giocatori di qualche anno fa non avevano: i suoi avversari sono un po’ più deboli, meno determinati rispetto a quelli di alcuni anni fa. Ha un ottimo avversario come Jannik Sinner, è vero, uno che è sempre presente, ma gli altri sono caduti lungo il percorso”. Una riflessione che rende evidente quanto, per lui, il panorama attuale offra meno resistenza rispetto a quello trovato da Rafael Nadal vent’anni fa.
Per sostenere questa tesi, Toni Nadal ha richiamato alla memoria l’estrema qualità che caratterizzava il circuito dell’epoca d’oro del nipote. “Ricordo perfettamente che nell’epoca di Rafael, oltre a Novak Djokovic e Roger Federer, c’erano altri grandi giocatori come Andy Murray, Juan Martin Del Potro, David Ferrer o Stan Wawrinka, per citarne alcuni. Questi giocatori erano sempre lì. Nel circuito attuale, sembra che gli avversari diretti si siano ritirati”. Ha sottolineato Toni, mettendo in prospettiva il valore della concorrenza di ieri e di oggi. A suo avviso, figure come Alexander Zverev, Taylor Fritz, Casper Ruud o Lorenzo Musetti non rappresentano un ostacolo paragonabile per chi oggi domina il ranking mondiale.
Durante l’incontro non è mancata una domanda sulla relazione personale e professionale che Toni Nadal mantiene con Rafa dopo il ritiro della leggenda maiorchina. La risposta, carica di naturalezza, fotografa un legame che va oltre il tennis: “Come persona, Rafael è ancora lo stesso, fa ancora le stesse cose e si comporta allo stesso modo, anche se è vero che ora è padre e ha altre preoccupazioni. Posso assicurarvi personalmente che nulla è cambiato dopo il suo ritiro. Il mio rapporto con lui è più quello di un’amicizia che di uno zio-nipote. Siamo una famiglia unita, facciamo molte cose insieme, come giocare a golf o cenare insieme, e di solito vado a trovare i suoi figli. Abbiamo una relazione familiare normale”. Ha chiosato.