A. Muller b. [WC] K. Nishikori 2-6 6-1 6-3
Dopo un’ora e 44 minuti, con il punteggio di 2-6 6-1 6-3, si chiude in favore di Alexandre Muller la finale di Hong Kong contro Kei Nishikori. Durante il torneo, il francese ha completato tante vittorie in rimonta (5) quante ne avesse mai ottenute in tutta la sua carriera a livello ATP, diventando inoltre il terzo giocatore nell’Era Open a vincere un titolo rimontando ogni incontro: gli altri due a riuscirci sono stati Alexander Bublik a Montpellier nel 2024 e Arthur Ashe alle WCT Finals del 1975. Per entrambi la settimana è da considerarsi altamente prolifica, perché significa best ranking per Muller, che dalla posizione numero 67 (già suo miglior piazzamento) passa alla 55, mentre per Nishikori sancisce il suo ritorno in top 100, dopo esservi stato lontano per circa due anni e mezzo.
Il match si apre subito con un’accesissima lotta, tra Muller che ricorre immediatamente ai vantaggi per mettere a segno il primo game e Kei che deve salvare addirittura una palla break. La prima occasione per scappare via è proprio del giapponese, che trova ben tre chances per strappare il servizio al francese, di cui la terza più fortunata delle altre: dal 2 a 2, la parità si spezza. A Kei è sufficiente un altro break due giochi dopo per raggiungere il momento finale del set di apertura, in cui, dopo un breve sussulto per chiudere, il punteggio recita un sonoro 6 giochi a 2. Alexandre deve riprendersi eccome per non lasciarsi scappare la sua seconda finale della carriera, dopo quella persa contro Carballes Baena a Marrakech ad aprile 2023.
Nonostante un convincente inizio, nel secondo set Nishikori sembra poco reattivo, troppo passivo di fronte a un Muller che non ha nessuna intenzione di regalare il match. Eccezion fatta per il primo gioco, Kei non sembra in grado di tenersi stretto il servizio e non riesce a raggiungere nemmeno un 40 in battuta, tantomeno in risposta. Con il vento che soffia furioso in direzione del francese, Kei riesce all’ultimo a procurarsi una chance per breakkare, anche se il punteggio ormai recita 5-1 Muller. Il francese resiste a questo tardivo intervento del nipponico e salva il game al primo vantaggio del gioco, conquistando quindi il secondo set e trovando il giusto momentum con cui giocarsi il set decisivo.
Nishikori, con un punteggio ora più neutro, sembra riacquisire fiducia, ma il livello eccezionale di Muller argina perfettamente la ripresa del giapponese. Le prime palle break sono infatti proprio di Muller, che si fa sotto portando la palla a spasso sulle righe del campo di Kei. Il giapponese sventa le due chances consecutive di perdere il servizio con due dritti inside-out magistrali, per poi chiudere il game ai vantaggi. Quando il match sembra ormai essersi rimesso in piedi per Kei e la lotta è accesissima, arriva a ciel sereno una palla break per Muller, che la converte subito. Un Kei distratto concede margini a Muller per avvicinarsi sempre di più al trofeo e difatti, sul 5 a 3 e servizio del giapponese, arriva il primo championship point. Muller lo converte subito e si inginocchia a terra: è lui il vincitore del Bank of China Hong Kong Tennis Open, il suo primo titolo nel circuito ATP.
