Nel mondo del tennis, lo sguardo è sempre rivolto al futuro, alla prossima promessa, al prossimo grande campione, quasi forzando questa ricerca. Vincenzo Santopadre è uno dei nomi più rilevanti per il tennis italiano, se non mondiale, e ha contribuito al recente movimento azzurro in maniera fondamentale. Intervistato da Daniele Azzolini di Tuttosport durante quel chilometro che all’aeroporto di Melbourne collega il gate d’arrivo all’uscita, Santopadre condivide riflessioni che spaziano dai giovani talenti agli attuali protagonisti, delineando un quadro entusiasmante per il 2025.
L’argomento caldo, quello che stanno aspettando tutti, cercando in ogni modo di scoprire il Novak Djokovic che fu tra Nadal e Federer è chiaramente quello del: chi sarà il primo a partecipare alla trinità e a far compagnia a Jannik Sinner e Carlos Alcaraz?. Per Santopadre l’erede ideale è Joao Fonseca che, per quanto sia ancora molto giovane, ha infinite possibilità: di certo la strada è ancora lunghissima, e per Santopadre si potrebbe auspicare in una sua effettiva manifestazione qualora il giovane brasiliano dovesse finire il 2025 tra i primi 30. Quanto ai protagonisti della segna attuale, l’allenatore di Luca Van Assche, per cui spera una positiva stagione 2025 (“spero il salto di qualità sia vicino. Io ci credo, e anche lui”) ha solo belle parole per Jannik e Carlos.
Quanto all’altoatesino, stupisce la sua mentalità, definita da Vincenzo “forgiata nel minerale più duro che vi sia. Ho visto Jannik allenarsi a Dubai. Uno spettacolo. Continua ad aggiungere dettagli al suo gioco, a investire su se stesso”. Quanto al più giovane dei due, invece, rimane ancora qualche sassolino importante nella scarpa: “Carlos ha vinto moltissimo, ma deve ancora crescere nella continuità. È un percorso complesso e personale”. La sfida tra i due, per Vincenzo, andrà avanti in un tête-à-tête esclusivo ancora per il 2025, tra metodi con cui ci si approccia al gioco e l’eredità di questo 2024, in cui Sinner ha condotto la classifica per qualche migliaio di punti ma Carlos lo ha sconfitto nel tour 3 volte su 3. A poter dare problemi, e arrivare in alto, Santopadre trova intriganti i nomi di Arthur Fils, Jack Draper e Juncheng Shang, che hanno dimostrato, soprattutto il primo (anche se Draper è migliorato veramente parecchio nell’ultimo anno, mentre il terzo è appena diciannovenne e già 50 del mondo) di poter dare parecchi problemi con il loro tennis aggressivo.
Quanto a Nole, Santopadre è certo che “ci proverà, ma non so quali risposte gli daranno il corpo e la mente”, anche perché già da qualche anno c’è una generazione che ha imparato a competere contro di lui e non vede l’ora che si faccia da parte, dopo essere stati ostacolati a vincere a livello Slam per parecchio tempo. Stiamo chiaramente parlando di giocatori come Zverev, Medvedev, Tsitsipas, Ruud o Rublev, che ancora sta aspettando la sua prima semifinale Slam. Tra di loro Santopadre trova i potenziali top 5 di fine 2025: “Sinner numero uno, Alcaraz al secondo posto, ma molto vicino. Seguono Zverev, Medvedev e Rublev”. Tra i giocatori di questa generazione e a cui Nole ha messo i bastoni tra le ruote a livello Slam non possiamo scordare Matteo Berrettini, ex pupillo di Santopadre: “Matteo è un vincente. Nonostante gli infortuni, trova sempre il modo di sorprendere. Con un paio di buoni risultati, potrebbe tornare tra i primi 15 o 20. Sul filo di lana trova spesso il modo per finire davanti. Uno così può battere chiunque”.
Quello che tutto il pubblico mondiale aspetta è un potenziale rivale per due giovanissimi e potentissimi mostri sacri dello sport, che si sono spartiti equamente gli Slam nel 2024 distinguendosi, in modi seppur diversi, per la differenza di livello che hanno mostrato rispetto agli avversari. Tuttavia, come ricorda Santopadre, il bello di questo sport è la sua imprevedibilità. Tra giovani promesse, ritorni importanti e nuove rivalità, il prossimo capitolo del tennis mondiale si preannuncia entusiasmante.
A cura di Francesco Maconi