F. Cobolli b. D. Stricker 6-3 7-6(2)
A firmare l’esordio azzurro nel girone D della United Cup 2025 è Flavio Cobolli, che si vede opposto, in un primo singolare dall’età media di 22 anni, al mancino svizzero Dominic Stricker (numero 300 ATP, ma con un best ranking da numero 88 registrato per la prima volta a ottobre 2023 e successivamente a gennaio 2024). L’unico confronto tra i due fu alle Next Gen Finals di Jeddah 2023: Flavio vinse in quattro set nel girone, ma fu Stricker ad avanzare alle semifinali. In quell’occasione ci fu un tie-break, al secondo set, che vide lo svizzero uscirne vincitore per 9 punti a 7: questa volta è stato Cobolli a portarlo a casa, dimostrando un’ottima crescita, non solo nel tie-break, ma nel match in generale, nella gestione dei momenti clou. Il match, oltre che portare il punto all’Italia, è fondamentale per abituare Flavio a un tennis mancino di potenza, siccome il suo prossimo avversario, Ugo Humbert, rappresenterà una sfida ben più impegnativa.
Nonostante lo svizzero inizi al servizio, inaugurando quindi il match con il suo colpo migliore, è Flavio a prendere subito le redini del match con una sfilza di vincenti che gli garantiscono un immediato break a zero. Nonostante un inizio così dominante, il vantaggio di Cobolli viene messo a rischio pochi game dopo, quando sul 2 a 1 Stricker trova due occasioni per la parità, ma il tennista romano con un ace e un dritto all’incrocio delle righe vanifica la rimonta. Nonostante sulla carta il più aggressivo dei due sia lo svizzero, eccetto quei punti dove il servizio è sufficiente a procurarsi un punto facile, è quasi sempre Flavio a premere il piede sull’acceleratore e ad aggredire. Un altro attimo non perfetto riporta Stricker sull’orlo della rimonta, con altre due palle break da difendere per Cobolli sul 4 giochi a 3: fortunatamente, un regalo di Natale, leggermente tardivo, dello svizzero lascia ancora intonso il servizio dell’azzurro, che si trova quindi a un solo game dal primo parziale. Con 2 risposte vincenti e un ottimo intuito che gli fa lasciare un passante lungo di pochi centimetri, Flavio va a procurarsi il primo set-point, convertito immediatamente grazie a un errore dello svizzero: dopo 33 minuti, Flavio blinda il primo set.
Il secondo parziale, con Flavio che inizia al servizio, non vede attimi particolari sino al terzo gioco, dove Stricker tira fuori dal cilindro una vera e propria magia: con una demi-voleé in tweener in contropiede a pochi passi dall’incrocio delle righe, e smash successivo a chiudere, sarà probabilmente del giocatore di Grosshochstetten il punto del match. In un momento critico di una lotta serratissima che vede il punteggio bloccato in parità, Flavio commette un doppio fallo sullo 0-15 e lascia andare in vantaggio di due punti lo svizzero, che dopo pochi istanti vede presentarsi la prima palla break di questo secondo parziale: ancora una volta Flavio si difende molto bene, giocando un passante difficilissimo che Stricker non riesce a rimettere in campo.
L’ennesima occasione sfumata genera un comprensibile velo di frustrazione nel numero 300 del mondo che, pochi attimi dopo, avendo perso un punto su un fortunato nastro di Cobolli, spara una pallina nella stratosfera, beccandosi un giusto warning per ball abuse. Flavio riesce, alla fine, a chiudere il game: la difficoltà ora sarà disinnescare il pericolosissimo crescendo dello svizzero, che ha mostrato, negli ultimi giochi, il suo miglior tennis del match. Senza troppi patemi il set giunge alla sua fine naturale, con del potenziale enorme per Dominic Stricker che si affaccia al tie-break dopo aver tenuto a 0 l’ultimo gioco al servizio. Il primo mini-break è, tuttavia, di Flavio, che si fabbrica un punto strepitoso, con una difesa incredibile che culmina con un passante stretto incrociato sulla riga. Grazie anche a questa prodezza, un Cobolli in fiducia al cambio di campo conduce per quattro punti a due. Due punti dopo arrivano i primi quattro match point per il tennista romano: il serve and volley del romano e il mancato passante di Stricker sulla sua veronica consegnano meritatamente il primo punto di Italia-Svizzera alla nazionale azzurra.
A cura di Francesco Maconi