B. Bencic b. C. Paquet 6-3 6-1
U. Humbert b. D. Stricker 6-3 7-5
B. Bencic/D. Stricker b. E. Lecheima/E. Roger-Vasselin 6-1 7-6(4)
Nella sfida che ha segnato l’inizio della United Cup 2025 anche in quel di Sydney, dopo la prima giornata andata in scena esclusivamente alla RAC Arena di Perth con le affermazioni di Kazakistan e Cina, con il primo confronto del Gruppo D (quello in cui è presente l’Italia di Furlan, Paolini e Cobolli) la grande protagonista è stata Belinda Bencic: al suo primo vero test nel circuito principale dopo lo stop per la maternità, se si esclude il play-off di Billie Jean King Cup dello scorso novembre. Per il resto nel 2024 ha disputato appena 11 incontri, tutti nel circuito minore.
La tennista elvetica, in gara grazie al ranking protetto, ha regolato facilmente la trentenne di Versailles Chloe Paquet col punteggio di 6-3 6-1 in poco meno di un’ora e mezza di partita. La giocatrice francese si è rivelata un ostacolo molto poco probante, difatti nell’economia del tie è pesata l’assenza di Diane Parry che assieme a Jack Draper e Qinwen Zheng ha rinunciato all’ultimo secondo alla competizione. Per la monomane transalpina si è trattata di una rinuncia forzata a causa di un fastidio al ginocchio patito nello spareggio di BJKC: un forfait che ha inevitabilmente depotenziato anche il misto, privando i cugini d’Oltralpe di una singolarista donna di livello.
La squadra capitanata da Fabrice Martin, doppista ma soprattutto in queste vesti perché vice allenatore del n.°1 di Francia al fianco di Chardy, è riuscita a pareggiare i conti nel singolare maschile grazie a Ugo Humbert che pur complicandosi la vita nella seconda frazione – rimontato dal 5-2 al 5-5 primi di vincere gli ultimi due giochi del match – ha superato Dominic Stricker, anche lui iscritto con il protected ranking dopo la travagliata stagione 2024 contraddistinta dai problemi alla schiena, per 6-3 7-5 in quasi un’ora e un quarto. Di conseguenza, a dirimere la contesa è stato il terzo e decisivo rubber: il doppio misto, il quale ha visto prevalere nettamente sul piano del gioco e delle forze in campo la coppia rossocrociata formata da Bencic e Stricker. I francesi si sono invece affidati all’esperienza di Edouard Roger-Vasselin e alla n.°105 del mondo di specialità Elixane Lechemia, quest’ultima preferita a Paquet e Leolia Jeanjean.
Un primo set dominato ed un secondo parziale vinto sul rush finale (6-1 7-6, 7 punti a 4) hanno così consegnato il successo alla Svizzera che ora si accomoda in testa al Gruppo D, in attesa di affrontare l’Italia nella sessione diurna di domenica 29 dicembre: a partire dalle 7.30 sulla Ken Rosewall Arena.
“Il mio livello di gioco è stato più alto di quanto mi aspettassi. Sicuramente il match è andato via in maniera molto rapida e questo per me è stato fantastico non avendo ancora molte partite nelle gambe. Sono stata abile a non avere fretta in campo e più in generale credo di aver compiuto i passi giusti prima di rientrare alle competizioni. Non mi sono mai messa eccessiva pressione, facendo semplicemente ciò che andava fatto giorno dopo giorno. E la United Cup, in tal senso, rappresentava il miglior banco di prova per misurare a che punto fossi e quanto mi mancasse per raggiungere il livello che ho in testa. Perché ti puoi allenare quanto vuoi, ma le partite sono un’altra cosa. La condizione fisica va certamente migliorata“.
“Onestamente preferisco così. Prediligo giocare in due giornate consecutive, questo ci e mi permetterà di avere più ritmo nelle gambe. Per l’Italia sarà la prima partita, e questo sarà certamente un vantaggio per noi. Non mi piace avere troppi giorni di riposo tra un incontro e quello successivo. Oggi mi pare avessimo buone condizioni per esprimere le nostre potenzialità. Rimango comunque convinta che per noi sia un bene giocare di nuovo domani“.
