Alcaraz riparte: “Ora mi serve costanza” (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)
Fiducia e costanza. Sono le due parole che Carlos Alcaraz porterà impresse nella mente per tutto il 2025, dopo una stagione in cui ha prodotto picchi di rendimento stellari nelle vittorie al Roland Garros
e a Wimbledon ma si è ritrovato pure a maneggiare sconfitte davvero inattese, come quella con Van De Zandschulp agli Us Open. Il numero 3 del mondo, dopo aver giocato un paio di lucrose esibizioni negli Stati Uniti a inizio dicembre, martedì ha cominciato la preparazione tra campo e palestra nella sua Murcia.
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«L`unico Slam che mi manca è l`Australian Open, quindi è a quello che punto. Spero di riuscirci nel 2025. È un traguardo enorme e molto importante per me, anche se è sempre difficile conquistare un Major: ci sono molti grandi giocatori che lavorano e si preparano per riuscirci. Per quanto mi riguarda, devo pormi grandi obiettivi, quindi spero di ottenerlo già nel 2025». Sempre con la stessa filosofia: «Io cerco di far divertire la gente che guarda il tennis. Cerco di fare del mio meglio, ma come ho detto tante volte, spero che il pubblico si goda le mie partite: è quello che cerco di fare ogni volta che scendo in campo».
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«Che lo abbia battuto tre volte non conta. Forse non sono riuscito a giocare bene in alcuni tornei. Ho una buona percentuale di vittorie, ma quella di Jannik è superiore al 92% e sono stati davvero pochi nella storia quelli capaci di ottenerne una simile. Quest`anno ha giocato davvero ad un altro livello». Per provare a fare meglio, Alcaraz sa cosa serve: «Tutti i giocatori cercano di essere più costanti, in ogni torneo si desidera sempre arrivare il più in là possibile e questo sarà il mio obiettivo per il prossimo anno: provare a giocare meglio quei tornei dove non ho fatto bene».
Dalla Spagna con furore.
Buone Feste (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)
Qual è l`augurio più apprezzato per le festività natalizie? Sicuramente quello di trascorrere giorni sereni. E mentre Jannik Sinner ha già cominciato a faticare a Dubai sotto l`occhio attento e le cure tecniche di Simone Vagnozzi e, a sorpresa, anche di Darren Cahill, che ha approfittato della relativa vicinanza degli Emirati con l`Australia per raggiungere il team nella preparazione invernale, l`orizzonte del caso Clostebol sembra rischiararsi dopo gli annunciati cambiamenti del codice antidoping in vigore tra due anni. Pure le questioni di cuore con Anna Kalinskaya pare volgano al bello, e la crisi di novembre, quando lei non si presentò a Torino per la consegna del trofeo di numero uno al fidanzato, dovrebbe essere definitivamente rientrata.
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Ma le nuove regole annunciate martedì in merito alle minime quantità e che saranno operative dal 1 gennaio 2027 segnano senz`altro un punto importante per la difesa di Sinner: in pratica, la Wada ha ammesso che i test oggi sono così elaborati da trovare quantità infinitesimali di sostanze proibite, con la conseguenza che diventa possibile contaminarsi anche facendo cose innocue (come un massaggio, appunto). Di più: se le sostanze saranno in quantità così marginali da non produrre effetti sull`organismo (come per Sinner) non si procederà neppure a contestare la violazione. Alla luce di queste aperture, anche se Jannik verrà ovviamente giudicato con le vecchie regole, sarebbe paradossale una condanna per un caso che la stessa Wada tra due anni considererà non punibile. Gli avvocati del giocatore hanno accolto con favore la svolta, ma ovviamente continuano a preparare la linea difensiva sulla base delle regole vigenti.
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L`amore Questo dibattito che si è scatenato sopra la sua testa non turba comunque le ore arabe del più forte giocatore del mondo, concentrato sugli allenamenti. Al momento, non ci sono evidenze che possa essere raggiunto per qualche giorno dalla Kalinskaya, che si sta preparando a Miami con la sua coach di sempre Patricia Tarabini. Senza dubbio, però, i due sono tornati insieme dopo le turbolenze novembrine, riprendendo il filo che si era dipanato da fine marzo, con l`ufficializzazione della relazione arrivata a fine maggio al Roland Garros. Anna, che ha chiuso la stagione al n.14 del mondo, sua miglior classifica di sempre, era all`angolo di Jannik nella serata del trionfo agli Us Open, con tanto di bacio post-vittoria, ma da ottobre i rapporti, monitorati attraverso la diabolica lente dei social, si erano raffreddati. Dopo il successo in Davis, però, Sinner ha preso un aereo per Miami e ha festeggiato in Florida il compleanno di lei (il 2 dicembre), tornando a mettere i like alle sue storie.
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Furlan coach dell’anno insieme a super Paolini (Claudio Lenzi, La Gazzetta dello Sport)
E’ un plebiscito. Dopo l`elezione di Sinner al ruolo di “più amato dei tifosi”, quella di Bolelli/Vavassori come coppia preferita dai fan e di Errani/Paolini votate come miglior doppio al femminile, non poteva mancare un riconoscimento a Renzo Furlan, “coach dell’anno” secondo Wta, l`associazione del tennis femminile, per la sorprendente crescita di Jasmine Paolini nel corso del 2024. Un premio sostanziale, perché assegnato raccogliendo i pareri dei colleghi allenatori che quest`anno si sono ritrovati a dover fronteggiare i miglioramenti dell`azzurra torneo dopo torneo.
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Per Furlan è stato come raccogliere i frutti di un lavoro iniziato quasi dicci anni fa, prima part-time e poi a tempo pieno dopo la pandemia Covid del 2020. Esperienza Da giocatore, Furlan era arrivato al massimo al numero 19 del ranking Atp, vincendo anche due tornei: sul cemento di San José e sulla terra di Casablanca.
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«Con noi c`è un team che lavora alla grande, ne fanno parte il preparatore Andrea Bracaglia, che ha un accordo con la Federazione e uno privato con noi, Tathiana Garbin e Vittorio Magnelli. che ci mettono in condizione di lavorare con Danilo Pizzorno (esperto in video analisi, ndr) e con lui di concentrarci ancora di più sul particolare» ha ricordato a SuperTennis. Poi è arrivato l`aiuto di Sara Errani, attraverso il doppio. Furlan applaude: «Jasmine è molto in gamba, quando capisce che vicino ha qualcuno che può darle qualcosa di importante, lo capitalizza».