il 2024 ha finalmente sorriso al talento di Sutton, Jack Draper, tormentato dagli infortuni negli ultimi anni, ma sbarcato, oramai, tra i grandi. I due titoli ottenuti a Stoccarda e Vienna, e la semifinale raggiunta allo US Open, hanno portato al top Draper, attualmente numero 15 del mondo, nonché suo best ranking.
La crescita del tennista inglese, però, è stata un po’ travagliata, a causa del suo carattere irascibile, come racconta l’allenatore che lo ha accompagnato nella fase adolescenziale, Justin Sherring: “Gli capitava di perdere totalmente le staffe e di distruggere racchette a raffica, tanto che mi è anche capitato di dover chiamare il suo sponsor per farsene mandare in fretta e furia delle altre, con la scusa che si erano rotte sotto la macchina da incordatura“. La maturità del giovane Jack è arrivata col tempo, passando anche da episodi sfortunati e spiacevoli, come la rottura dei legamenti della caviglia nel 2021, seguita da una tendinite alla spalla che ha minato il suo 2022: “E’ stato allora che ho capito che avevo davvero bisogno di cambiare – ha confessato Draper al Guardian – Molte cose buone sono venute semplicemente cercando di assumermi davvero la responsabilità di essere migliore e crescere, essere una persona migliore, essere più indipendente e semplicemente più uomo“.
L’amicizia con Jannik Sinner non è affatto un segreto, tanto che i due hanno deciso di giocare insieme il torneo di doppio in quel di Montreal, anche se durato soltanto un match a causa del forfait giunto al secondo turno. La loro grande amicizia non ha intaccato la spettacolarità della semifinale a Flushing Meadows, dove, anzi, se le sono suonate di santa ragione. Pare che Jannik sia stato fondamentale in ambito culinario per l’amico Jack, ancora poco pratico ai fornelli: “Non sapevo cucinare niente. Lui è italiano, quindi ho pensato che sapesse fare la pasta. Avrei dovuto semplicemente chiederlo a mia madre, ma non l’ho fatto. Mi ha cucinato una buona pasta e mi ha insegnato a farla”.